SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Assemblea fiume ieri sera in parrocchia Cristo Re. Trentacinque punti all’ordine del giorno, ma ad attanagliare Porto d’Ascoli è la sicurezza. Che non c’è: «Sono tre anni che chiediamo le videocamere, e ancora niente» dice Antonio Core, presidente dell’associazione Occhio Amico PdA.
«Servono le videocamere nei punti di accesso della città» prosegue Core. «Abbiamo il progetto, abbiamo i fondi: adesso è ora di realizzare quanto promesso tre anni fa. La campagna elettorale è finita». Nel corso della riunione, si dà spazio anche a testimonianze di alcune vittime della criminalità. Furti, rapine. Migliaia di euro di danni per pochi spiccioli in cassa. Garage distrutti, vetrine sfondate. In tutto questo, il sindaco non è presente alla riunione. «Almeno si dimostri un po’ di vicinanza a queste persone» lamenta Antonio Core: «in questo senso, il sindaco si è dimostrato assente».
La risposta spetta al vicesindaco Andrea Assenti: «Qui a Porto d’Ascoli siamo in ritardo perché abbiamo dovuto chiedere il permesso per gli allacci. In zona Quadrifoglio, sia alla Central Frigo, sia al Comune di Monteprandone, ma stiamo andando avanti. La prossima settimana l’amministrazione incontrerà le persone che hanno subito delle violazioni».
Ma neanche il sindaco Pasqualino Piunti si fa sfuggire la replica: «Incontrerò le vittime il 27 marzo alle 12.00. Per il resto, la mia assenza è “programmata”. Nelle assemblee canoniche delego gli assessori Assenti e Traini. Mentre ogni due mesi io in persona convoco tutti i presidenti di comitato per una riunione congiunta. E in quella sede rendo conto di quanto sta facendo l’amministrazione comunale. Ieri comunque ho anche sentito il presidente Valter Amante per telefono». Invece, per quanto riguarda la videosorveglianza, «entro fine mese avremo il progetto esecutivo» spiega il sindaco: «così da aprire il bando per i lavori ad aprile, diciamo verso la metà del mese». La scadenza per accedere ai fondi ministeriali di circa 400mila euro è fissata al 4 maggio.