«Un altro punto che ha visto la nostra ferma contrarietà è quello riguardante l’approvazione del Piano Finanziario del servizio di gestione dei rifiuti urbani – continua ancora la Manigrasso -. Il nuovo metodo di raccolta differenziata che tante polemiche ha suscitato, non ha sortito fino ad oggi, ed è innegabile affermare il contrario, effetti positivi. A nulla valgono le giustificazioni addotte in Consiglio, anzi non riusciamo a capire perché non è possibile stabilire un dialogo con questa società PicenAmbiente SpA che avevamo anche invitato a presenziare tramite richiesta presentata al sindaco e al presidente del Consiglio. Ma quest’ultimi non hanno ritenuto opportuno avvalersene. Il rappresentante della società presenziando avrebbe potuto chiarire i punti riguardanti il costo, la qualità del servizio e illustrare i futuri piani strategici industriali della partecipata.
Invece l’amministrazione comunale sistematicamente assume un ruolo subalterno e nello stesso tempo elogiativo dell’agire di PicenAmbiente, anche, quando non raggiunge gli obiettivi, sia per il servizio offerto, sia che per il metodo seguito. Da quest’anno Grottammare non fa più parte dei comuni ricicloni della provincia di Ascoli Piceno. Non ci sono giustificazioni, letture, interpretazioni che tengano».
«Da ultimo la nostra interrogazione nella quale si è trattato un punto che ha suscitato l’attenzione e la condivisione di tutti e ci riferiamo alla costituzione di una commissione temporanea che adegui il Regolamento Comunale (finalizzato alla prevenzione del gioco d’azzardo patologico GAP e dipendenza dalle nuove Tecnologie e social network – conclude la Manigrasso -. Una preoccupante realtà che ci tocca molto da vicino per la quale è necessaria la costituzione di una “rete” con le istituzioni, le strutture sanitarie i cittadini con l’intento di informare, sensibilizzare e fornire un orientamento per prevenire e arginare le conseguenze delle dipendenze dal gioco d’azzardo patologico».