Restituzione del riscatto della laurea: ecco come riavere i tuoi soldi

Restituzione del riscatto della laurea: sai che puoi avere indietro i soldi dallo Stato? Ti basta fare così, è semplicissimo.

Restituzione riscatto della laurea
Restituzione riscatto della laurea – Adriatico24ore

Scegliere di riscattare gli anni della laurea comporta un enorme esborso finanziario, che però si traduce in anni di contributi acquisiti. Quello che in pochi sanno però, è che puoi avere indietro questi soldi, ti basta fare così e lo Stato te li restituisce.

Comprare anni di contributi

Riscattare la laurea vuol dire acquistare un numero di anni di contributi pari a quelli impiegati per laurearsi. Questa operazione, che sia nella versione agevolata che in quella ordinaria costa parecchi soldi, consente di completare la carriera contributiva ai fini della pensione, versando i contributi relativi agli anni di studio, quando quindi non si è lavorato. Inoltre, con questo sistema si può aumentare l’importo della pensione anche se vi si ha già diritto, ma quello che in pochi sanno è che una parte di questi soldi è recuperabile.

Infatti lo Stato, per incentivare questa misura, garantisce un ritorno dei soldi spesi dal contribuente sotto forma di sgravio fiscale. Dato che il contribuente deve versare all’INPS gli oneri per il riscatto della laurea, può anche portarli in detrazione o in deduzione dal reddito. Questo vuol dire che tramite la dichiarazione dei redditi, l’Agenzia delle Entrate restituisce una parte dei soldi al contribuente, che quindi pagherà meno per riscattare gli anni della laurea e trasformarli in anni contributivi. Vediamo come.

Restituzione del riscatto della laurea

Detrazioni IRPEF per riscatto
Detrazioni IRPEF per riscatto – Adriatico24ore

Il metodo scelto per restituire i soldi del riscatto della laurea è l’Irpef, ossia l’imposta sul reddito delle persone fisiche, che ogni contribuente deve pagare sui redditi che ha prodotto. Se sei un lavoratore dipendente o un pensionato, l’Irpef viene versata direttamente dallo stipendio o dal cedolino pensionistico, e il datore di lavoro o l’ente previdenziale fungono da sostituto d’imposta. Se invece sei un lavoratore autonomo o un professionista, devi versare l’Irpef con la dichiarazione dei redditi. 

Quello che si spende per il riscatto della laurea viene scalato dall’Irpef da versare, per cui puoi ottenere un rimborso oppure pagare meno imposta, a seconda del tuo caso specifico, grazie al riscatto degli anni di studio. Il riscatto della laurea può essere scaricato dal reddito sotto forma di detrazione del 19% se riguarda un familiare a carico (come un figlio), e sotto forma di deduzione se il riscatto è per noi in prima persona. In questo secondo caso devi sottrarre quanto hai pagato dal reddito, per cui il Fisco calcolerà l’imposta da un reddito più basso.

Nel caso della Pace Contributiva invece c’è una detrazione del 50% usufruibile nei 5 anni consecutivi al pagamento. Per esempio, se hai versato 10.000 euro di riscatto con la Pace Contributiva, puoi scaricare 5.000 euro di Irpef in rate da 1.000 euro l’anno per 5 anni consecutivi.

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