SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Festa della Madonna della Marina. Strascichi. La parola a Stefano Gaetani, socio fondatore dell’associazione San Benedetto in Festa.
«All’amico Fabio Urbinati – interviene Gaetani – dico solo che così come già accaduto con Tonino Capriotti, possiamo tranquillamente confrontarci su dove come e il perché della festa, e magari alla fine verranno fuori delle verità che per propri tornaconti è meglio tenere nascosti.
Visto poi che i dati sono pubblici, perché di soldi pubblici stiamo parlando, proporrei anche di mettere a confronto gli stanziamenti avuti in questi tre anni dalla nostra associazione da parte dell’amministrazione, e quelli avuti dagli organizzatori che ci hanno preceduto con la passata amministrazione, della quale faceva parte anche l’amico Fabio Urbinati.
Dico questo in riferimento al fatto che da parte nostra gestire soldi dei contribuenti dell’intera città ci ha portato a fare una giornata in più, senza gravare ulteriormente sulle tasche dei nostri concittadini, dedicandola agli abitanti di Porto d’Ascoli.
Per quanto riguarda i riferimenti politici verso il vice sindaco (Andrea Assenti, ndr) che è di Porto d’Ascoli, dico solo che sono di bassa lega nei nostri confronti, nei confronti di più di cento padri e madri di famiglia, con estrazioni di centrodestra e centrosinistra, con consiglieri di maggioranza e opposizione, con ex candidati di centrodestra e centrosinistra, che mai si presterebbero a questi giochi.
Certo è che i dati della partecipazione alla festa avuti nelle ultime quattro edizioni sono incontrovertibili e nettamente superiori a quanto avvenuto prima del nostro avvento.
Sicuro di voler passare la mano a chi avrà voglia di prendere il mio e nostro posto vi saluto cordialmente ricordandovi che chi non fa non sbaglia mai e che le polemiche nulla di buono potranno mai portare alla Festa delle Feste».
Conclude Gaetani: «Visto che nell’articolo sono stato citato (LEGGI QUI) credo sia opportuno che io faccia alcune precisazioni. “LO SFOGO A MEZZO STAMPA DEGLI ORGANIZZATORI” riguardava delle strane anomalie che si sono verificate durante l’organizzazione degli eventi e nient’altro».