SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Torna a parlare dei problemi dell’ospedale civile il gruppo Sanità del circolo centro del Pd. Parlano il segretario del circolo Roberto Giobbi e il coordinatore del gruppo Sanità Mario Neroni.
«Riguardo l’attesa (10 ore, ndr) al pronto soccorso di una signora ottantenne in barella, riteniamo doveroso fare delle riflessioni. Ovviamente esprimiamo solidarietà alla signora e ci auguriamo che abbia risolto il suo problema».
Continuano: «Con altrettanta convinzione esprimiamo solidarietà agli operatori del nostro pronto soccorso e della sua dirigenza medica che con abnegazione e competenza affronta le problematiche cliniche ed organizzative tutti i giorni. Purtroppo molte criticità sono comuni a gran parte dei P.S. d’Italia come ogni giorno ci ricorda la cronaca nazionale.
E’ unanimemente riconosciuto che il P.S. di San Benedetto, pur con criticità legate agli spazi ed al personale in certi periodi dell’anno, è uno dei migliori delle Marche.
Infine esprimiamo solidarietà al Presidente Ceriscioli che ha avuto ed ha il coraggio di mettere mano alla riorganizzazione sanitaria regionale, in particolare la rete ospedaliera.
E ‘ovvio che gli attacchi al Presidente da parte della destra e di comitati vari, sono di carattere populistico, campanilistico, e propagandistico per acquisire consenso nei futuri appuntamenti elettorali. Peccato che questa propaganda si fa sulla pelle dei cittadini.
Tuttavia siamo fiduciosi, i cittadini presto capiranno i danni che stanno producendo questi signori e sapranno scindere tra chi vuole affrontare i problemi e chi vuole utilizzarli per fare propaganda politica».
Spiegano Giobbi e Neroni: «Fatta questa premessa, vogliamo riflettere sul contenuto dalla denuncia fatta dalla signora. Per essere una signora di 80 anni con qualche problema di salute (che ci auguriamo sia risolto al più presto) notiamo che si esprime in termini appropriati tipici degli addetti ai lavori e/o di politici e sindacalisti.
La signora oltre ad insultare il Presidente della Regione (come se fosse responsabile di quello che succede in tutti i P.S. delle Marche), parla di dotazione organica, codici rossi, bacino d’utenza, confronto con altri P.S. in particole col Torrette di Ancona.
Questo linguaggio ci fa pensare che la signora sia veramente ferrata nella materia, o che la denuncia sia stata ispirata da altri, che in maniera cinica hanno utilizzato la signora che si è prestata inconsapevolmente a questo gioco.
Noi propendiamo per la seconda ipotesi e se così fosse, dobbiamo pensare che qualcuno ha interesse a denigrare costantemente il lavoro del nostro Ospedale in genere e del Pronto Soccorso in particolare. Questo deve essere motivo di riflessione per tutti».
Il Comitato Salviamo il Madonna del Soccorso. «Vogliamo approfittare dell’occasione- l’affondo – per commentare alcune dichiarazioni fatte e scritte nelle ultime settimane dal Comitato “Salviamo il Madonna del Soccorso” e da altri in più occasioni.
Il Presidente del Comitato ed altri, hanno rivendicato più volte il ritorno dell’Ospedale ai fasti di prima del 2002, e lo hanno scritto anche nella mozione votata in consiglio comunale.
Evidentemente non conoscono la storia dell’Ospedale. Se si tornasse al 2002 si dovrebbero togliere i seguenti reparti e/o servizi:
Medicina d’urgenza
Stroke Unit
Oculistica (era chiusa da alcuni anni)
Day Surgery
Più alcuni ambulatori e servizi come:
Ambulatorio pre-operatorio centralizzato, terapia antalgica ed altri che non stiamo ad elencare.
Per quando riguarda il territorio, nel 2002 l’assistenza domiciliare era agli inizi e veniva erogata solo a poche famiglie veramente in difficoltà, nel tempo è stata estesa a tutti anche se non mancano criticità e ci sono ancora margini di miglioramento.
Sarebbe lungo elencare tutto, tuttavia queste riflessioni non vogliono assolutamente nascondere i problemi, le criticità, e le inefficienze che sicuramente ci sono.
Vogliamo solo mettere in guardia i cittadini da chi ha soluzioni facili per temi complessi ed in continua evoluzione come la sanità.
Tutti coloro (politici e non) che offrono soluzioni facili fanno demagogia e propaganda e spesso dicono anche bugie sulla pelle dei cittadini come del resto sta succedendo con il governo nazionale».
Insistono Giobbi e Neroni: «Noi non possiamo che dare atto a questo Presidente, che in maniera coraggiosa (magari commettendo anche qualche errore) sta portando avanti con coerenza ciò che aveva annunciato all’inizio del mandato, la riorganizzazione della rete ospedaliera nelle Marche, a differenza delle altre forze politiche e dei Sindaci delle più importanti città dell’AV5 che si sono svegliati dopo due anni solo perché si avvicinano alcuni appuntamenti elettorali.
Per queste ragioni la riorganizzazione in atto avrà tutto il nostro appoggio consapevoli che contribuirà a migliorare anche alcune criticità evidenti che ci sono come liste di attesa e tempi nei P.S.
Tuttavia saremo presenti affinché il percorso si faccia nel miglior modo, con meno errori o
distorsioni possibili.
Riteniamo inoltre che da adesso all’entrata in funzione del nuovo ospedale, il Madonna del Soccorso (che ha subito maggiore penalizzazione per effetto della riorganizzazione in area vasta) non dovrà subire nessun ridimensionamento nelle sue attività e se necessario dovrà ripristinarne alcune che nel tempo sono state ridotte».