TASSA BONIFICA – La Commissione Tributaria di Ascoli Piceno ha comunicato all’avvocato Fabio Luzi il Dispositivo dei ricorsi pilota presentati per la dichiarazione di illegittimità del contributo emesso dal Consorzio di Bonifica Marche. I ricorsi pilota riguardavano appezzamenti di terreni della vallata del Tronto, Val Menocchia e Valdaso.
Testo del dispositivo: “La Commissione Tributaria Provinciale di Ascoli Piceno sezione prima accoglie il ricorso e per l’effetto annulla le cartelle di pagamento impugnate; spese di giudizio compensate”.
«I ricorsi pilota – commenta l’Ugl della provincia di Ascoli – sono stati accolti integralmente, chiara la dichiarazione di illegittimità del contributo di Bonifica Marche, netta la vittoria dei cittadini ricorrenti.
L’avvocato Fabio Luzi aveva contestato alla radice il contributo di bonifica, era andato al cuore del problema. Non è legittimo perché emesso fuori dal perimetro della Legge.
Il dispositivo della Commissione Tributaria di Ascoli Piceno accogliendo il ricorso dei cittadini, proprietari di appezzamenti agricoli ha sentenziato l’annullamento delle cartelle di pagamento.
E’ una sentenza radicale che tocca terreni posti su diverse aste fluviali (Tronto, Menocchia, Aso). Una bocciatura alla radice del contributo di bonifica. Apre la strada ad una generalizzata contestazione del vergognoso balzello.
Noi siamo stati sempre fiduciosi sull’esito della sentenza. Il balzello, “il pizzo”, richiesto dal Consorzio di Bonifica Marche, è una inaccettabile prepotenza dell’ente sul cittadino, trattato come suddito. Davide ha sconfitto Golia. A giorni illustreremo insieme all’avocato Fabio Luzi alla stampa ed ai cittadini le motivazioni della sentenza e le iniziative che intraprenderemo».
la bonifica Tronto, distribuiva acqua per irrigazione agricola con due è più canali ed uno spazio di 4 metri per tutta la la lunghezza dei canali, molti di questi canali funzionano ancora e portano acqua nei campi verso Martinsicuro. Vorrei sapere se la sentenza ha previsto la chiusura dei canali. La messa in sicurezza. Ed il destino delle proprietà espropriate dove ancora sussistono i canali.
In pratica il patrimonio il territorio la proprietà la servitù dei passaggi per manutenzione e controllo dell’acqua da chi viene fatta adesso, oppure siamo costretti nuovamente a buttare risorse nel nulla? Tanto hanno pagato gli stolti cittadini di Martinsicuro, e Ascoli Piceno?