SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Restyling lungomare nord. Per coprire la spesa di 3.252.000 euro per i lavori, che dovrebbero iniziare a fine estate, il Comune non accenderà un mutuo. Possibile? Il vice sindaco e assessore ai lavori pubblici Andrea Assenti ne è più che sicuro: «I costi saranno coperti con le monetizzazioni derivanti dalle opere di edilizia privata».
Ci spieghi. «A San Benedetto – dice Assenti – è ripartita l’urbanistica. Gli uffici hanno rilasciato alcune licenze per costruire ed altre pratiche sono in itinere. Si tratta di interventi importanti, per i quali i costruttori dovranno versare somme consistenti al Comune. Ad esempio, per edificare l’area Formentini, lungo via Silvio Pellico, il privato dovrà erogare all’ente circa 400.000 euro».
Ci faccia qualche altro esempio. «E’ in corso la pratica del Progetto casa – dice ancora Assenti – dell’area ex Remer, nel quartiere Sentina di Porto d’Ascoli (LEGGI QUI). Non vorrei esagerare, ma con le monetizzazioni di questa opera riusciremo a coprire quasi per intero il costo per la riqualificazione del lungomare, che completeremo prima che l’amministrazione concluda il mandato (2021, ndr)».
In principio il Comune avrebbe dovuto investire per il lungomare 1.500.000 euro derivanti dalla vendita dell’ex scuola Curzi di via Golgi. Il resto della spesa per il restyling sarebbe stato coperto con altre alienazioni e un mutuo. Poi l’ente ha deciso di dirottare 500.000 euro dell’ex Curzi per la riqualificazione dello stadio Ballarin. Se i conti fatti da Assenti sono giusti, nelle casse comunali rimarrà almeno 1.000.000 del plesso di via Golgi.