SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Radio Radicale, è questione di settimane, potrebbe chiudere. Dopo maggio, la manovra di bilancio non prevede il rinnovo della convenzione nazionale che la sostiene. Così, in parlamento, parte del centrosinistra cerca di compattarsi attorno ad una mozione per riaccordare il finanziamento alla storica radio che, va ricordato, dal 1977 manda in onda tutte le sedute parlamentari di Camera e Senato, nonché numerosi eventi politici. All’iniziativa nazionale confluisce la base locale di Articolo Uno, tramite il consigliere Flavia Mandrelli.
Mandrelli ricorda, inoltre, l’enorme giacimento culturale costituito dall’archivio, con un deposito di oltre 540mila registrazioni, 224mila oratori, 102mila interviste, 23.500 udienze dei più importanti processi degli ultimi due decenni, 3.300 giornate di congressi di partiti, associazioni o sindacati, più di 32mila tra dibattiti e presentazioni di libri, oltre 6.900 tra comizi e manifestazioni, 22.600 conferenze stampa e più di 16.100 convegni. Tutto questo, dichiara Mandrelli, andrebbe perduto.
Il documento, dunque, invita il sindaco Piunti ad attivarsi presso il Governo nazionale perché questo proroghi la convenzione con l’emittente. Inoltre, la mozione impegna il presidente del consiglio a inviare la richiesta alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, alla Presidenza del Partito Radicale e alla redazione di Radio Radicale.