SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Non si placano le polemiche scatenate dal mercatino di Natale in piazza del Redentore, a Porto d’Ascoli. Il segretario del Pd di Porto d’Ascoli, Claudio Benigni, rispolvera un premio in voga una trentina di anni fa e oltre, “Lu Buatte d’Ore” che veniva schezosamente assegnato a un personaggio che si era distinto nel corso dell’anno per iniziative positive o negative.
«Lu buatte d’ore – spiega Benigni – era il titolo di una rassegna di qualche anno fa che aveva l’onere e l’onore di consegnare questo ambito riconoscimento dal chiaro sapore ironico al personaggio sambenedettese il quale nell’anno nel bene o nel male, si era distinto salendo agli onori della cronaca. Credo sia doveroso rispolverare questa simpatica kermesse per comprendere quello che è riuscito a combinare il primo cittadino sambenedettese con una semplice e piccolissima iniziativa natalizia. Nelle intenzioni una iniziativa lodevole che mirava a creare divertimento per i più piccoli ma agli effetti pratici un caos pazzesco che nemmeno impegnandosi si poteva riuscire a fare peggio».
«Porto d’Ascoli non potrà dimenticare facilmente – punge Benigni – l’inverno 2018 per lo straordinario spettacolo messo in scena in piazza del Redentore dalla famigerata amministrazione Piunti: una pista di pattinaggio che apre i battenti senza le prescritte asseverazioni di legge, il mercatino abusivo di cui nessuno sa, malgrado fosse stato già sanzionato dalla polizia municipale, il mancato e malcelato introito erariale per l’occupazione del suolo pubblico, la scelta della location non condivisa con il Comitato di Quartiere Porto d’Ascoli Centro, il mettere l’uno contro l’altro residenti ed avventori, le doverose e ligie contravvenzioni elevate nei confronti dei fedeli della Chiesa Cristo Re, le casette di legno e i rifiuti vari lasciati in bella mostra per giorni dopo la fine dell’evento per chiudere con gli insulti indotti e gratuiti al neo parroco Don Gianluca Rosati, reo di aver supplicato attenzione per una Parrocchia che esiste da sempre».
«Come chiamarlo? “Il Festival del mancato rispetto delle regole” mi verrebbe da dire, a meno che il tutto non sia stato orchestrato ad arte per mettere le valigie in mano all’assessore Filippo Olivieri. Ma vista la gravità dell’accaduto, mi rifiuto di credere a tale ipotesi. Certo, mi si potrebbe obiettare che tutto sommato si sta parlando di una piccola questione, in quanto per scelta il Sindaco Piunti ha deciso di non trattare quei temi che sono strategici per una città come San Benedetto».
«Il primo cittadino ha ribadito in più di una occasione che intende gestire soltanto l’ordinaria amministrazione. Ma a questo punto, la domanda che sovviene spontanea è: se Piunti ha favorito o non è riuscito a impedire una tale concentrazione di irregolarità con l’organizzazione di un piccolo evento come “La casa di Babbo Natale” cosa potrebbe accaderci semmai decidesse di volare alto e di governare per davvero la nostra citta?».
«Sindaco, devo dar ragione ai consiglieri Gabrielli e Capriotti: si recapiti quanto prima le dimissioni e poi le accolga. La città gliene sarà grata».