SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Quando i sambenedettesi avranno il piacere di passeggiare sul lungomare splendido nella sua interezza, dopo il restyling del tratto nord? Dopo che è stato presentato il progetto preliminare, il sindaco procederà con l’alienazione di alcuni immobili per il finanziamento dell’opera, tra cui in primis il ricavato della vendita della ex scuola Curzi, pari a 1,5 milioni di euro: una sola offerta è pervenuta al comune, ma quello che conta è che ora Piunti&C cono in condizione di finanziare il lungomare nord. Un procedimento che si annuncia lento, ma – giurano i bene informati – da parte dell’amministrazione Piunti c’è tutta l’intenzione di portarlo a casa.
Fiore all’occhiello della passeggiata in Riviera tra le palme volute nella riqualificazione degli anni trenta, oggi subisce il fascino del tratto sud, già riqualificato e abbellito da giochi d’acqua piccoli giardini botanici, pini secolari e tante palme, appunto.
Anche la pista ciclabile che costeggia tutti i cinque km di litorale splenderà di nuova luce nel tratto nord, e sarà riqualificata insieme all’area pedonale con aiuole floreali e nuovi spazi ricreativi.
Il sistema di finanziamento è quello del programma triennale delle opere pubbliche: una previsione generica con alienazioni, mutuo e contributo regionale, ma dopo l’atto ufficiale di programmazione contestualmente al bilancio.
Come procede il progetto? Esso seguirà l’iter delle opere pubbliche, e quando saranno sviluppati i definitivi, saranno sottoposti a verifica di validazione. Solo dopo sarà istituita la gara, con procedura aperta spiegano gli esperti, cioè prevedendo un bando, con determinati requisiti e a cui gli interessati rispondono.
Questa procedura sarà probabilmente preferita considerato l’ammontare della cifra per il progetto superiore al milione di euro, a quella negoziale – che prevede la pubblicazione di un avviso, in cui l’amministrazione annuncia l’intenzione di voler fare l’opera: le ditte interessate presentano la manifestazione di interesse ma poi devono essere invitate, con criteri stabiliti, a sottoporsi alla scelta preliminare del comune che decide arbitrariamente chi debba presentare l’offerta, e sia ammesso alla gara, procedura più rapida del bando che richiede 60 giorni.
Solo dopo avverrà la vera gara e verrà decretato l’operatore economico vincitore; poi seguiranno le verifiche tecniche e, dopo i 35 giorni per eventuali ricorsi, la ditta aggiudicataria avrà tempo 45 giorni per iniziare i lavori.
La progettazione esecutiva a quando? Se tutto va bene si cominceranno i lavori dopo l’estate prossima, dicono i tecnici, ma deve filare tutto liscio.