ASCOLI PICENO – Sabato 23 e Domenica 24 marzo si svolgerà in tutta Italia la 27° edizione delle Giornate FAI di Primavera. Storia, cultura, arte: un mondo da visitare. Numeri da capogiro per le Marche: in Regione sono 81 i beni aperti, mostrati da 3330 studenti apprendisti ciceroni e 650 volontari.
Nella nostra provincia sono sette i beni aperti ad Ascoli Piceno ed altrettanti a Montedinove. «Stavolta abbiamo puntato l’attenzione sul fasto decorativo del ‘700 ascolano con Biagio Miniera e la sua scuola» evidenzia Alessandra Stipa, presidente regionale FAI, in conferenza stampa a Palazzo San Filippo. «Si potrà ammirare lo splendido Palazzo Odoardi, sede della Camera di Commercio con la Sala Gialla che presenta uno stupendo soffitto a scomparti recante la raffigurazione di Giove e Minerva ed altre scene allegoriche e mitologiche».
E ancora: «In Piazza Roma i soli soci Fai potranno visitare la dimora Gabrielli con i suoi stucchi e decorazioni mentre il pubblico potrà fruire di Palazzo Malaspina, dimora privata con le sue “stanze segrete”. Di grande interesse l’opportunità di accedere a Palazzo Alvitreti, sede della Confindustria, un edificio che ha subito tante trasformazioni nei secoli e che presenta raffigurazioni di grandi artisti di vari epoche. Importante anche l’anteprima mostra “Forme del Paesaggio” di Tullio Pericoli a palazzo dei Capitani».
Il Prefetto Rita Stentella ha ricordato l’opportunità di visitare Palazzo San Filippo, recentemente restaurato sede della Prefettura e della Provincia che presenta saloni di rappresentanza affrescati da Adolfo De Carolis e Domenico Ferri. Protagonista anche Montedinove, straordinario scrigno di storia e di cultura a cavallo dell’Aso con vista mozzafiato dai Sibillini al mare: sugli scudi la chiesa “templare” di Santa Maria De Cellis e il Convento di San Tommaso Becket.
La consigliera provinciale Maria Rita Morganti ha portato i saluti del Presidente della Provincia Fabiani ed ha evidenziato che «uno dei doveri della politica è quello di rendere fruibili a tutti il nostro patrimonio artistico e culturale perché lo sviluppo nasce anche dal turismo, dalla cultura, dalla valorizzazione del territorio. La qualità e la ricchezza di una nazione» ha proseguito Morganti «si misura non solo tramite Pil, indicatore legato esclusivamente all’economia, ma anche a parametri come il Bil (Benessere Interno Lordo) legato a molteplici fattori come lo sport, la cultura, l’arte e il paesaggio. In questa prospettiva la Provincia di Ascoli Piceno nella classifica della qualità della vita dello scorso anno è salita al 27° posto su 107 province proprio per la qualità e le risorse culturali e ambientali del suo territorio».