SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Cambiano i criteri di assegnazione degli alloggi popolari. Maggiore attenzione ai soggetti deboli, fra cui portatori di handicap, titolari di permesso di soggiorno, indigenti. Giro di vite invece per chi attesta false dichiarazioni sostitutive.
Se ne è discusso ieri sera in VII commissione Politiche Sociali. Il nuovo regolamento, ora che ha superato il vaglio tecnico, dovrà aggiudicarsi quello politico in consiglio comunale.
Tra i maggiori cambiamenti, un’aggiunta all’art.9 che ora include, fra i requisiti, anche l’essere titolari di permesso di soggiorno Ue di lungo periodo. Tra le condizioni soggettive per salire in graduatoria, poi, viene aggiunto un nuovo punto per chi ha familiari affetti da menomazione di qualsiasi genere, che comporti una diminuzione permanente della capacità lavorativa pari al 100% con indennità di accompagno.
E ancora: maggiori punteggi spettano a chi ha membri sotto i 14 anni: la soglia di questo parametro viene dunque innalzata dai 10 anni di età precedentemente previsti. Infine, tra le migliorie in termini di condizioni oggettive spicca la permanenza in un alloggio inadeguato, antigienico o improprio da un anno, anziché due. Un altro paletto rimosso.
E veniamo alle note “dolenti”: il principale attiene all’art.12: quello, per capirsi, sui controlli di dichiarazione sostitutiva. Se infatti prima la disciplina dei controlli era trascritta in modo opaco, adesso la legge regionale 49/2018 prevede che il Comune effettui controlli, anche a campione. In caso si riscontrino dichiarazioni mendaci per poter accedere agli alloggi, è comminata l’immediata esclusione della domanda.
Da sottolineare, in ultimo, anche un’altra modifica all’art.9, sempre sui requisiti. Finora, l’accesso alla graduatoria era precluso ai possessori di case, Dall’approvazione del nuovo regolamento, invece, non potrà fare domanda, nemmeno chi detenga una quota superiore al 50% dell’abitazione.