SAN BENEDETTO DEL TRONTO – «Leggo dai giornali l’ennesimo proclama del Sindaco degli Annunci: “Nel 2020 faremo il lungomare”». Claudio Benigni è il segretario del circolo Primo Gregori del Pd di Porto d’Ascoli. Contesta al sindaco Piunti le decisioni in materia urbanistica e l’aumento delle tasse. E suggerisce.
«Vorrei rivolgere proprio a Lui, al primo cittadino – l’interrogativo di Benigni – una domanda (chiedendo altresì ai consiglieri comunali di farla propria), non prima di aver citato tre premesse che ritengo propedeutiche:
1) Nel suo programma di mandato parlava di partecipazione e di coinvolgimento dei cittadini.
Oggi in camera caritatis all’interno di una stanza amministrazione ed uffici tecnici decidono un intervento di grande rilievo senza ascoltarne uno che dico un cittadino. Per Piunti è probabilmente inutile sapere se i cittadini di San Benedetto del Tronto ritengono il Lungomare una vera priorità?
È innegabile che sia una bella iniziativa la riqualificazione del Lungomare ma Piunti è davvero convinto che i continui allagamenti della città, la mancanza di case popolari, le tasse sempre più alte, la piscina completamente chiusa, il Ballarin demolito senza avere uno straccio di idea sulla sua destinazione, le difficoltà dei più deboli per l’assenza di lavoro, la latitanza delle opere pubbliche promesse in campagna elettorale, l’incremento dei furti, il commercio in crisi, la pulizia il decoro e la manutenzione della città non siano i veri problemi su cui intervenire con urgenza?
2) Il sindaco Piunti ha inoltre dichiarato in quel programma di mandato che avrebbe ridotto il carico tributario a carico dei cittadini.
Dopo i reiterati aumenti di tributi (TARI) e tariffe (PARCHEGGI) effettuati in questi primi due anni, oggi apprendiamo dai giornali on line che si intende accendere un mutuo di euro 3.400.000 caricando sulle spalle delle future generazioni l’onere di pagarlo (di sicuro continuando a mettere le mani nelle tasche dei cittadini) e alzando in maniera consistente la percentuale di indebitamento del Comune.
3) Nel programma elettorale dell’amministrazione Piunti non veniva nemmeno menzionato il completamento del Lungomare. Ora mentre delle tante cose promesse e votate dai cittadini non c’è traccia, compare magicamente un Lungomare che nessuno aveva chiesto, e per l’appunto, sentite bene, finanziato con l’accensione di un considerevole mutuo».
La domanda spontanea di Benigni. «Sindaco Piunti, se la sua amministrazione ha in animo di accendere un mutuo di tre milioni e mezzo di euro e dunque ha verificato con gli uffici che ci sono le condizioni per farlo (per quanto noncurante dell’eredità che lascia ai sambenedettesi), per quale oscura ragione non utilizza detto mutuo per finanziare quasi interamente il sottopasso ciclopedonale di via Mare (700-900.000 euro) e la riqualificazione della piscina comunale (circa 3.000.000,00 di euro) evitando scriteriate colate di cemento sia a Porto d’Ascoli che a San Benedetto e dunque il consumo di aree verdi, basilari per il benessere dei nostri concittadini?».
Baste burle. «Gradirei una risposta Sindaco Piunti che non sia il suo solito tentativo di metterla in burla.
Non può continuare con il consueto gioco delle tre carte: un giorno Lei sostiene che il Comune non avendo risorse deve necessariamente far cementificare ai privati per avere in cambio opere pubbliche mentre il giorno dopo annuncia che la Legge consente al Comune di contrarre mutui di una tale consistenza che garantirebbero sia la riqualificazione della piscina che la realizzazione del nuovo sottopasso ciclopedonale in via Mare.
Delle due l’una Sindaco, e in ogni caso faccia decidere ai cittadini quali sono le vere criticità.
Senza parole».