Novità sui pignoramenti nel 2024: ecco come l’Agenzia delle Entrate recupera le informazioni.

Nel 2024 l’Agenzia delle Entrate avrà un nuovo modo di recuperare le informazioni sui debitori: ecco la novità sui pignoramenti nel 2024.

Pignoramento agenzia delle entrate
Pignoramento agenzia delle entrate – Adriatico24ore.it

La Legge di Bilancio 2024, pubblicata nella Gazzetta Ufficiale del 30 dicembre 2023, ha introdotto un nuovo articolo riguardante le azioni esecutive predisposte dall’Agenzia delle Entrate. Ecco come funziona e cosa cambierà.

Il D.P.R. 602/73

Nello specifico, nella Legge di Bilancio 2024 è stato inserito, nel comma 100, l’articolo 75 ter, che è stato inserito all’interno del D.P.R. n.602 del 29 settembre 1973, che tratta proprio la materia della riscossione delle imposte sul reddito, e che regola le modalità con cui l’Agenzia delle Entrate può recuperare i debiti contratti dai contribuenti.

Il DP.R. 602/73 indica le azioni esecutive a disposizione dell’Agenzia delle Entrate quindi, e le modalità di recupero coattivo dei crediti sono inserite nell’articolo 75 bis, che è stato aggiornato e ampliato dall’articolo 75 ter della nuova Legge di Bilancio 2024. Nell’articolo 75 bis c’è scritto che, se la cartella di pagamento del debito non è stata pagata entro 60 giorni dalla sua notifica, l’Agenzia delle Entrate può “chiedere a soggetti terzi, debitori del soggetto che è iscritto a ruolo o dei coobbligati, di indicare le cose e le somme da loro dovute al creditore”.

Contribuenti debitori
Contribuenti debitori – Adriatico24ore

A ricevere questa richiesta sono di solito le Banche o le Poste, a seconda di quale sia l’istituto dove il debitore ha il suo conto corrente (prefigurando un pignoramento presso terzi). Affinchè la richiesta dell’Agenzia delle Entrate sia espletata correttamente, al soggetto destinatario dell’istanza viene dato un termine di 30 giorni. Se i dati richiesti non vengono forniti, la sanzione amministrativa cui si rischia di incorrere va dai 2.000 ai 21.000 euro.

Novità pignoramenti 2024

Le novità riguardanti i pignoramenti del 2024 introdotte con l’articolo 75 ter, riguardano un nuovo modo con cui l’Agenzia delle Entrate può entrare in possesso delle informazioni sui beni dei soggetti debitori. Nell’articolo è stato aggiunto che “al fine di assicurare la massima efficienza dell’attività di riscossione, semplificando e velocizzando la medesima attività, nonchè impedendo il pericolo di condotte elusive da parte del debitore, l’agente della riscossione può avvalersi, prima di avviare l’azione di recupero coattivo, di modalità telematiche di cooperazione applicativa e degli strumenti informatici, per l’acquisizione di tutte le informazioni necessarie al predetto fine, da chiunque detenute”.

Cosa vuol dire? Che l’Agenzia delle Entrate, prima di procedere al pignoramento dei beni dei debitori, può avvalersi della ricerca telematica dei beni stessi raccogliendo le informazioni da chiunque le detenga. Questa azione esecutiva, specifica l’articolo, deve avvenire sempre e comunque nel rispetto della privacy del contribuente e nella protezione dei suoi dati personali.

Nuove azioni esecutive
Nuove azioni esecutive – Adriatico24ore

Questa nuova procedura servirà a snellire l’iter procedurale per il pignoramento, e ad abbreviare i tempi burocratici ad esso collegati, come spiegato nell’articolo stesso. Inoltre, così facendo, il contribuente debitore non potrà in alcun modo eludere la richiesta di informazioni circa i suoi beni. L’articolo quindi si inserisce in un contesto legislativo volto alla tutela sì della privacy dei singoli contribuenti, ma allo stesso tempo alla giusta riscossione dei debiti contratti con lo Stato.

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