SAN BENEDETTO DEL TRONTO – E’ sempre alta a Porto d’Ascoli l’attenzione sull’urbanistica. Occhi puntati sull’ex Poru Areamare che prevede nuove costruzioni in via del Cacciatore nel quartiere Sentina e tra via Mare e via Scarlatti nel quartiere Mare.
Venerdì 12 aprile alle ore 21 nella sede del quartiere Mare si svolgerà un’assemblea pubblica in cui si parlerà del progetto di via Mare-Scarlatti (LEGGI QUI). L’incontro pubblico è stato indetto dall’avvocato Leo Sestri, ex assessore ai Lavori pubblici della giunta Gaspari e attuale presidente del quartiere.
«Già sappiamo cosa pensano i residenti dell’ex Poru Areamare, in quanto abbiamo affrontato l’argomento con i cittadini», spiega Sestri. «Visto che l’amministrazione comunale va avanti con l’iter progettuale, considerato che se n’è discusso nell’assemblea a Porto d’Ascoli Centro, il quartiere Mare ha deciso di organizzare un’assemblea aperta a tutti, per far sapere bene cosa in molti non sanno. La riunione del 12 aprile è aperta anche ai politici, alla giunta e al sindaco Pasqualino Piunti: possono venire ad ascoltare».
Un appezzamento per il turismo, il verde e i servizi. «I privati – spiega Sestri – hanno presentato il progetto con il quale chiedono 19mila metri cubi di edificazioni, come previsto dal Prg. Ma il Prg ha destinato il lotto a turistico e verde pubblico. Il Piano regolatore risale al 1985, un periodo in cui si costruiva in maniera mostruosa, come in viale De Gasperi. Quando alla guida dell’urbanistica c’era Giuseppe Benigni mise un freno alla possibile cementificazione delle aree strategiche con il piano dei servizi».
Nessun beneficio per il quartiere. «La superficie di cui stiamo parlando prevede l’80% a verde pubblico e il 20% turistico, cioè un ostello e una discoteca, che corrisponde a 19mila metri cubi di volumi. Se 40 anni fa aveva un senso questa destinazione, oggi ha ancora più senso. Parliamo di un’area strategia per la città, un’area turistica dove mancano parcheggi, dove il traffico genera inquinamento. Ora, dunque, soffriamo per la carenza di servizi. Ma soffriremo di più con nuove palazzine che porteranno nuove famiglie che avranno automobili che occuperanno i nuovi parcheggi, senza benefici per il quartiere».
I conti. «La società Areamare verserebbe 4 milioni e 300mila euro al Comune. Di questi, 900mila euro per realizzare il sottopasso ciclopedonale, mentre 3 milioni e 400mila è il valore dei terreni ceduti».
I però di Sestri. «Però, il privato cederebbe il verde senza nessuna riqualificazione, i terreni rimarrebbero abbandonati. Sul progetto presentato da Areamare, nel lotto ceduto al pubblico si vedono alberi, panchine, giochi: ma è solo un disegno. Nella realtà il privato non ci farà niente. Per non parlare del sottopasso ciclopedonale. Ammesso che Rfi dia parere favorevole al sottovia, passerebbero diversi anni prima che veda la luce e non basteranno 900mila euro. Ma i quartieri si sono già espressi sulla pericolosità della ciclopedonale a nord del sottopasso di via Mare (LEGGI QUI)».
Un messaggio per il sindaco Piunti. «L’amministrazione comunale deve prendere il pallino in mano, deve chiamare la proprietà e dettare le priorità, non farsele dettare. Noi abbiamo detto al sindaco Pasqualino Piunti che deve stare dalla parte dei cittadini, non del privato».
Il Comune ha inviato il carteggio all’Agenzia delle entrate per fare i calcoli equi. «L’Agenzia delle entrate fa dei meri calcoli matematici, non contabilizza le opportunità per i residenti: questo è un compito che spetta alla politica».
Il Consiglio comunale bocciò i Poru e, quindi, l’Areamare. «Quel Poru prevedeva di realizzare parcheggi ad ovest di via Val Tiberina, nel quartiere Agraria, e le cubature previste laggiù le atterrava in via Mare. Davvero inopportuno. Di norma si dovrebbe fare il contrario: si spostano le cubature in periferia e si realizzano verde e servizi dove ci sono cemento e inquinamento da smog per il traffico. E’ questa la modalità che andrebbe seguita per l’Areamare».
No a un’altra non-piazza San Pio X. «Se il progetto Areamare venisse approvato così com’è, il privato costruirebbe nuove palazzine, mentre il verde e i servizi che sono nel rendering non vedranno la luce. Accadrebbe come a Marina di Sotto, dove con la promessa di piazza San Pio X è stato concesso di costruire, ma la piazza è rimasta sulla carta».
Dopo l’incontro pubblico del 12 aprile tra i residenti, verrà indetta un’assemblea di quartiere con il sindaco Pasqualino Piunti e gli assessori Andrea Assenti e Andrea Traini.