Weekend nel Lazio alla scoperta di un borgo medievale sconosciuto: ecco tutto quello che c’è da sapere su questo luogo.
Il Lazio è una regione ricca di borghi e luoghi tranquilli e rilassanti, dove la frenesia della vita quotidiana e cittadina non arriva: Poggio Bustone è uno di quelli, ed è una meta perfetta dove passare un weekend all’insegna del relax.
Weekend nel Lazio
Il Lazio non è solo la Regione dove si trova Roma, ma nasconde innumerevoli tesori e gemme preziose. Le idee per trascorrere un weekend tranquillo qui non mancano di certo, e sono tantissime le opzioni tra cui scegliere se ci si vuole allontanare dalla città, dai suoi rumori e dai ritmi serrati della vita di tutti i giorni. Nello specifico, un borgo davvero bello e quasi del tutto sconosciuto è Poggio Bustone, un borgo medievale che si trova a meno di 100 km da Roma, nella zona della Sabina.
Questo posto è perfetto sia per chi vive nei dintorni, da vivere come gita fuori porta, sia per chi viene da più lontano, che può soggiornare qui e staccare la spina dal mondo esterno per il tempo di un weekend. A differenza di altri borghi laziali che negli ultimi anni sono diventati più famosi, e dove il turismo di massa inizia ad arrivare (come ad esempio Civita di Bagnoregio, o Sant’Angelo il paese delle fiabe, o ancora Calcata), di Poggio Bustone ancora in pochi parlano.
Il suo essere ancora poco noto alle masse lo rende la meta ideale per due giorni in totale relax, alla scoperta dei sapori autentici del Lazio, dello slow tourism e delle bellezze del territorio circostante.
Poggio Bustone
Poggio Bustone è un borgo medievale che dista un centinaio di chilometri da Roma, e che si trova in provincia di Rieti. Questo paesino caratterizzato dalla porta d’ingresso con arco gotico e da un dedalo di viuzze e chiesette ha dato i natali a personaggi illustri e ospita quattro luoghi francescani: il Convento di San Giacomo di Poggio Bustone con il romitorio, il Santuario di Greccio, di Forte Colombo e di Santa Maria della Foresta.
Gli amanti della natura troveranno una meravigliosa natura attorno al borgo, dove fare sia camminate a piedi che giri in bicicletta o a cavallo, percorrendo magari il sentiero che porta al Sacro speco, dove secondo la leggenda, San Francesco ricevette un messaggio da un angelo sul perdono dei suoi peccati e il successo che attendeva la sua missione. Qui partì la carriera di Lucio Battisti, cui il borgo ha dedicato una statua e il parco con il nome di “Giardini di marzo”, in memoria di una delle sue canzoni più note. Un altro personaggio non di poca fama nato qui fu il politico Attilio Piccioni.
Parlando invece di prodotti enogastronomici, qui sono famose la porchetta, (e se si viene la prima domenica di ottobre si può assistere all’omonima sagra), l’olio extravergine di oliva, la birra artigianale, il vino, i formaggi e gli ortaggi.
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