Rivelazione sconvolgente, l’80% del cibo che mangi è pericoloso: i dati scioccanti

In base alle ricerche più recenti, il cibo che mangiamo sembra essere pericoloso avere effetti negativi sulla nostra salute: scopriamo cosa rivelano i dati e il motivo di grande preoccupazione per gli studiosi.

Cibo pericoloso
Cibo pericoloso – adriatico24ore.it

Ultimamente, ricerche condotte da Consumer Reports hanno sollevato serie preoccupazioni sulla diffusa presenza di plastica negli alimenti, mettendo in luce possibili rischi per la salute. L’organizzazione no-profit dei consumatori ha esaminato 85 prodotti provenienti da supermercati e fast food, rivelando che il 79% di essi contiene ftalati, noti come plastificanti, mentre l’84% presenta bisfenolo A (BPA) e altri bisfenoli.

I ftalati sono sostanze chimiche utilizzate per migliorare la resistenza della plastica, mentre il BPA è comunemente utilizzato negli imballaggi alimentari. Nonostante i livelli di queste sostanze non superino le norme statunitensi ed europee, Consumer Reports ha sollevato dubbi sulla sicurezza alimentare, poiché non esiste un livello di ftalati riconosciuto come completamente sicuro.

Il cibo che mangi è pericoloso

La preoccupazione principale riguarda gli effetti dannosi di ftalati e bisfenoli sulla salute umana, interferendo con la produzione e la regolazione degli ormoni, come gli estrogeni. Questo può aumentare il rischio di difetti alla nascita, cancro, diabete, infertilità, disturbi neurologici dello sviluppo, obesità e altri problemi di salute. La presenza di queste sostanze in una vasta gamma di alimenti solleva dubbi sulla sicurezza generale della catena alimentare.

Microplastiche
Microplastiche – adriatico24ore.it

Tra i prodotti testati, come le pesche a fette Del Monte, presentavano livelli elevati di ftalati. In modo sorprendente, persino prodotti apparentemente innocui come i cereali Cheerios, contenevano queste sostanze. Hamburger, crocchette e patatine fritte di famose catene fast food come Burger King e McDonald’s presentavano quantità significative di ftalati.

James Rogers, supervisore dei test sulla sicurezza dei prodotti di Consumer Reports, ha sottolineato che, nonostante la diffusa presenza di queste sostanze chimiche negli alimenti, è possibile ridurne la quantità. Questo sollecita le autorità di regolamentazione a rivedere la sicurezza della plastica utilizzata nei processi di produzione alimentare.

La risposta delle aziende

Alcune aziende menzionate nel rapporto, come Burger King, non hanno risposto immediatamente alle richieste di commento. È fondamentale che le aziende alimentari rispondano tempestivamente e collaborino per affrontare questo crescente problema. Del Monte ha sottolineato che non aggiungono ftalati ai loro alimenti, ma la presenza di queste sostanze è comunque diffusa nell’ambiente.

Plastica alimenti
Plastica alimenti – adriatico24ore.it

McDonald’s ha dichiarato di seguire rigorosamente i requisiti normativi e di sottoporsi a test severi per garantire la sicurezza delle sostanze chimiche presenti negli imballaggi. Queste affermazioni evidenziano la necessità di maggiore trasparenza e responsabilità nell’industria alimentare, non solo per proteggere la salute dei consumatori ma anche per mantenere la fiducia del pubblico nei prodotti alimentari.

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