L’ISEE è in scadenza e le condizioni per richiederlo nuovamente sono completamente diverse da quelle classiche: ecco cosa fare.
Il Modello ISEE in scadenza e nel 2024 si presenta con significative innovazioni per quanto riguarda il calcolo della situazione patrimoniale, e comprendere appieno tali modifiche è cruciale per evitare errori nei calcoli e per affrontare le nuove dinamiche introdotte.
ISEE in scadenza, quali sono le nuove condizioni?
Attualmente, la Legge di Bilancio per il 2024 è oggetto di discussione tra le carte del Parlamento. In questo contesto, emerge un cambio importante nel calcolo dell’Indicatore della Situazione Economica Equivalente (ISEE) a partire dal 2024. L’innovazione chiave è rappresentata dall’esclusione, nel computo dell’assetto patrimoniale, dei titoli di Stato e dei prodotti finanziari di raccolta del risparmio con obbligo di rimborso assistito dalla garanzia dello Stato fino a 50.000 euro. Questa modifica, pur avendo un costo stimato di circa 44 milioni di euro all’anno per lo Stato, avrà impatti rilevanti, specialmente per i nuclei familiari con patrimoni più consistenti.
Un elemento da sottolineare è che questa variazione potrebbe generare un aumento significativo della somma relativa all’assegno unico, un meccanismo di supporto alle famiglie con figli a carico legato all’ISEE. L’aumento previsto nel calcolo dell’assegno unico potrebbe diventare una misura di sostegno finanziario essenziale, particolarmente per le famiglie con patrimoni più elevati.
Come richiedere il nuovo ISEE
La scadenza dell’ISEE è imminente, e il Governo sta introducendo una modifica cruciale che coinvolge direttamente le famiglie italiane. L’effetto finanziario di questa modifica, sebbene comporti un onere per le casse dello Stato, è ampiamente giustificato dall’obiettivo di rendere l’ISEE un indicatore più accurato e dettagliato della situazione economica delle famiglie.
La revisione proposta dal governo, guidato dalla premier Giorgia Meloni, riguarda il calcolo dell’ISEE che in passato considerava tutti i titoli di Stato e i prodotti finanziari di raccolta del risparmio, indipendentemente dal loro valore. La nuova disposizione stabilisce che tali beni verranno esclusi dal calcolo se il loro valore non supera la soglia dei 50.000 euro. Questa decisione mira a migliorare la precisione dell’ISEE, garantendo che i patrimoni finanziari, anche di modesta entità, non abbiano un impatto eccessivo sul valore dell’indicatore.
I nuovi dettagli per l’ISEE in scadenza
Le conseguenze più rilevanti di questa modifica si riflettono sull’assegno unico, un meccanismo che, attraverso la sua revisione, potrebbe rappresentare un sostegno più efficace per le famiglie con ISEE più alto. In pratica, un aumento del patrimonio fino a 50.000 euro potrebbe tradursi in un incremento dell’importo dell’assegno.
Ad esempio, consideriamo una famiglia con ISEE di 30.000 euro e un patrimonio di 40.000 euro, che attualmente riceve un assegno unico di 200 euro al mese. Questa famiglia potrebbe beneficiare di un aumento fino a 220 euro al mese, grazie all’esclusione dei titoli di Stato e dei prodotti finanziari di raccolta del risparmio dal calcolo dell’ISEE.
