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Climatizzatore, se lo hai messo a tue spese chiama subito il proprietario: ti deve ridare tutti i soldi spesi

Chi deve pagare il climatizzatore se la casa è in affitto? Se lo paga l’affittuario, bisogna chiamare subito il padrone di casa!

Ti devono ridare i soldi del climatizzatore – Adriatico24ore.it

Affittare casa è una cosa normale, di tutti i giorni. Ma ci sono alcune regole che spesso e volentieri non si applicano. Se è l’affittuario a comprare il climatizzatore è corretto oppure no? La legge parla chiaro e si dovrebbe agire in questo modo specifico.

Che cosa succede se si compra il climatizzatore?

Vivere in locazione è un’esperienza che gran parte delle persone ha affrontato almeno per un certo periodo nella propria vita, specialmente quando si è giovani. E naturalmente, soprattutto quando ci si stabilisce in una casa per un certo periodo, non è raro dover affrontare spese per riparazioni o l’acquisto di elettrodomestici vari.

Tuttavia, è importante comprendere che alcune responsabilità finanziarie spettano al proprietario della casa, mentre altre ricadono sull’inquilino. Una spesa molto comune riguarda l’installazione di un climatizzatore. Molte abitazioni (soprattutto quelle destinate all’affitto) potrebbero non essere dotate di questo comfort, ma soprattutto durante i periodi caldi, l’inquilino potrebbe sentire la necessità di averne uno.

Climatizzatore

Oggi esploreremo se e in quale misura, al termine del contratto di locazione o durante il cambio di appartamento, è possibile richiedere il rimborso delle spese sostenute per l’installazione del climatizzatore. Vedremo cosa stabilisce la legge italiana in merito a questo aspetto.

Costo del climatizzatore in casa, paga l’affittuario?

Conformemente all’articolo 1576 del Codice Civile italiano, le spese relative alla manutenzione ordinaria dell’immobile ricadono sull’inquilino, riguardando piccole e quotidiane spese atte a mantenere la casa abitabile. A titolo esemplificativo, rientrano in queste spese la tinteggiatura delle pareti, il buono stato degli infissi, la riparazione o sostituzione dei vetri, e la cura delle aree verdi, se presenti.

D’altra parte, il proprietario è responsabile delle spese legate alla manutenzione straordinaria, che comprende i costi per la riparazione al fine di mantenere l’immobile in buone condizioni e utilizzabile dagli inquilini. Questo include, ad esempio, la manutenzione straordinaria dell’impianto di riscaldamento, dell’ascensore e la sostituzione di impianti, nonché l’installazione o la sostituzione di citofoni, serrature, ecc.

Donna con telecomando climatizzatore

Tuttavia, la direzione da seguire sia per gli inquilini che per i proprietari è definita dall’articolo 1592 del Codice Civile. Tale articolo stabilisce che un inquilino può effettuare lavori di miglioramento o manutenzione nell’appartamento in affitto, previa notifica e ottenimento del consenso da parte del proprietario. La spesa sostenuta, tuttavia, deve essere a carico dell’inquilino.

Ma cosa accade quando l’inquilino lascia l’appartamento, o quando il contratto di affitto scade naturalmente senza essere rinnovato? Il caso del climatizzatore, ad esempio, è interessante: rimane nell’abitazione, ma l’inquilino uscente potrebbe avere diritto a un rimborso.

Secondo la legge, quando i beni acquistati e installati all’interno dell’immobile rimangono nella casa dopo che l’inquilino se ne è andato, il proprietario è tenuto a rimborsare all’inquilino una somma adeguata per l’acquisto. Tuttavia, l’ammontare di tale rimborso corrisponderà alla somma minore tra l’importo delle spese sostenute e il valore dell’oggetto al momento in cui viene lasciato nell’appartamento.