SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Viaggi in Russia e cene con i famigliari pagate con la carta di credito del Comune: cadono le accuse di truffa aggravata e peculato. Il Gip ha archiviato il procedimento penale nei confronti dell’ex sindaco Giovanni Gaspari e dell’ex capo di gabinetto Guido Renzi. Nei viaggi all’estero era coinvolto anche il direttore dell’ufficio Turismo Mauro Alfonsi: anche per lui è arrivata l’archiviazione.
In particolare Gaspari e Renzi erano indagati per indebito utilizzo della carta prepagata del Comune per cene private e indebito pagamento di alcune fatture per i viaggi all’estero.
Il 12 aprile il Pm Umberto Monti chiedeva al Gip Annalisa Giusti l’archiviazione del procedimento penale nei confronti di Gaspari, Renzi e Alfonsi. Il Pm riteneva che non fosse possibile sostenere l’accusa in giudizio, anche sulla base della documentazione prodotta, all’esito del formale interrogatorio e delle dichiarazioni rese.
Il Pm riteneva che i viaggi in Russia fossero stati fatti per fini istituzionali e non privati o, comunque, avulsi da fini istituzionali. I viaggi a Mosca dal 7 al 21 marzo 2013 e a Ekaterinburg, 7 e 8 agosto 2013, si erano svolti nell’ambito di rapporti di promozione turistica e commerciale tra la Regione Marche e la Russia “e non certo all’insaputa della Regione, o in violazione della legge regionale, e con scambio di visite e incontri”.
Anche il viaggio a Corfù viene posto sullo stesso piano di quelli in Russia.
Scrive il Pm: “In tali contesti, andare a sindacare penalmente e secondo i parametri del peculato e/o della truffa aggravata la congruità delle spese sostenute, e sulla loro esatta finalizzazione, è cosa inutile e impossibile”.
Carta prepagata. Per quanto riguarda la carta prepagata del Comune, utilizzata per quattro cene dal sindaco Gaspari, secondo l’accusa sarebbero state cene private o con i famigliari. Ma sono stati sentiti i titolari degli esercizi tre anni dopo i fatti. “Ragionevolmente – scrive il Pm – non ricordavano le specifiche cene, ma riferivano solo genericamente di avere Gaspari come cliente, e che andava al loro ristorante, ed escludevano vi fossero stati eventi istituzionali organizzati dal Comune.
Ma questi dati – scrive ancora il Pm – non costituiscono affatto prova attendibile che quelle cene erano del tutto private, ben potendo il sindaco essere andato a cena (come da lui sostenuto) per questioni riguardanti il Comune di San Benedetto con vari soggetti (altri sindaci, funzionari, ecc.) e senza che ciò dovesse necessariamente apparire all’esterno e al ristorante come evento istituzionale.
Manca insomma il riscontro certo che a quelle cene avesse partecipato il sindaco Gaspari con persone del tutto estranee a contesti istituzionali, come poteva essere se vi fosse certezza, ad esempio, che si trattava di cene con la moglie”.
Il Gip Annalisa Giusti vista la richiesta presentata dal Pm, ritenuto di poter condividere interamente le argomentazioni del Pm, ha disposto l’archiviazione del procedimento. Il decreto di archiviazione è stato depositato in cancelleria il 2 maggio.