SAN BENEDETTO DEL TRONTO – «La variante al Piano Particolareggiato di San Pio X? Non credo sarà risolutiva». Così Alfredo Isopi, presidente di comitato di quartiere Marina di Sotto, riflette sull’atto da poco approvato in giunta comunale.
«Non perché sia sbagliata, ma i tempi non sono diminuiti grazie ad essa» spiega Isopi: «L’Ambito 3 è quello che coinvolge l’area parrocchiale, è vero, ma i volumi e le planimetrie che sono state modificate legheranno i privati alla realizzazione di fogne, piazza e strada: la fregatura sta proprio qui»
Secondo il rappresentante di quartiere, a funzionare poco sarebbe proprio il meccanismo delle unità minime. «Le unità minime d’intervento prevedono che il comune conceda qualcosa, e il privato costruisca, ma in piccolo. Qui manca un quartiere intero».
E ancora: «Viviamo in un regime di scarsa sicurezza, perché non vorremmo che l’amministrazione concedesse permessi di costruzione individuali a ritmo lento. Se fosse così, la rotatoria fra via San Pio X e viale dello Sport non vedrebbe mai la luce, i sottoservizi nemmeno. Sarebbe stato necessario un intervento mirato prima di tutto sulla piazza. Spero di sbagliarmi».