SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Sono oltre 5595 le persone assistite nel 2018 con pacco viveri da parte della Caritas. In Riviera, fame e povertà sono in crescita rispetto al 2017.
E’ questo uno dei dati più significativi tra quelli esposti da monsignor Carlo Bresciani e Don Gianni Croci durante la rendicontazione dei progetti diocesani nell’anno pastorale 2018/2019.
E sono 20.263 i pasti serviti, di cui 1200 nei mesi di novembre e dicembre nell’alveo delle cene “Emergenza Freddo”.
Notevole anche l’attività della Caritas sul fronte dello sportello d’ascolto: sono stati 961 ad usufruire del servizio, senza un particolare squilibrio di genere. Non è facile profilare i bisognosi della Caritas, ma pare evidente, dai numeri, che per più della metà sia stata gente straniera (54%), alloggiata in domicili di fortuna (41%), con prole a carico (44%) e senza un regolare percorso d’istruzione.
Ma soprattutto parliamo, per l’ennesima volta nella provincia italiana, di disoccupati (50,7%), che hanno fatto richiesta di aiuti economici o materiali (77,6%).
E infine l’accoglienza. Nel 2018 la Caritas Diocesana e la Casa San Paolo VI a Centobuchi hanno ospitato 48 persone, cui è stato dato un posto dove stare, dei vestiti, del cibo e anche un servizio di poliambulatorio, diviso fra la sede di Via Madonna della Pietà e la Cooperativa Sociale Lella 2001.