SAN BENEDETTO DEL TRONTO – «Il truffatore delle ricariche ieri era tranquillamente libero e in ottima forma, ben vestito, nuovamente nella mia tabaccheria a riprovarci. Ho foto filmati e ho tantissima rabbia». E’ amareggiato Pierluigi Cappelli, titolare della rivendita di via dei Laureati, a Porto d’Ascoli.
Lo straniero ieri è di nuovo tornato nell’esercizio tentando una truffa da 999 euro. Ci aveva provato, senza riuscirvi, il 24 agosto. (SECONDO CAPPELLI SI TRATTA DELLA STESSA PERSONA)
Le telecamere del locale hanno ripreso l’uomo che è uscito dalla tabaccheria e si è allontanato a piedi. E’ probabile che un complice fosse ad attenderlo in macchina in una traversa. Cappelli ha quindi chiamato il 112. Ai carabinieri ha raccontato il fatto e consegnato una foto in cui è ben distinguibile il volto di una uomo sui trent’anni con il pizzo. Dopo poco sono anche arrivati i carabinieri di Porto d’Ascoli ai quali ha dato l’immagine del sospetto truffatore.
Il giovane, una volta entrato nel locale, ha chiesto di fare una ricarica sulla sua carta di 999 euro (il massimo consentito). «La truffa – spiega Cappelli – consiste nel fatto che una volta fatta la ricarica lui non dà i soldi. Accampa la scusa di non conoscere bene l’italiano, per cui c’è stato un malinteso con l’operatore. Poi dice di andare in macchina a prendere la moneta, ma se la svigna.
Noi non siamo caduti nella trappola perché abbiamo come regola di chiedere i soldi prima di fare ricariche. A lui, la commessa ha detto che non avevamo disponibilità, a quel punto si è allontanato a piedi. D’altra parte, una volta fatta la ricarica i soldi ce li rimette il rivenditore, che per queste operazioni incassa pochi centesimi».
Lamenta Cappelli: «Sta nascendo tanto malcontento tra di noi. Ci si sta chiedendo chi dovrà fermare questi signori. Le forze dell’ordine li prendono, però questi te li ritrovi più agguerriti di prima di nuovo davanti.
Ieri io avevo un ragazzo ed una ragazza dietro il banco che sono riusciti a capire che si trattava del truffatore seriale e non sono caduti nella trappola, ma io ho tremato per loro.
Chi ci deve difendere? Le forze dell’ordine lo fanno, nonostante i mezzi a disposizione. Dove si inceppa il meccanismo?».
Conclude Cappelli: «Dove sono le telecamere intelligenti a Porto d’Ascoli? Cosa si aspetta la prossima rapina? Il prossimo furto? O ci vuole il morto?».
La tabaccheria di Cappelli fu visitata dai ladri la notte dell’8 febbraio 2018, che sfondarono la serranda entrando a marcia indietro con una station wagon. Tre malviventi, con il volto coperto, guanti, zaini in spalla, dopo aver sfondato la serranda della sala slot portarono via la macchinetta cambia soldi. Un’impresa criminosa avvenuta alle 3.36 e durata 58 secondi.