La prossima settimana, l’INPS effettuerà il pagamento delle pensioni di dicembre, inclusa la tredicesima mensilità. Vediamo tutti i dettagli.
Questo momento è stato atteso dai pensionati per diversi mesi, e diventa ancora più vantaggioso grazie all’adeguamento della rivalutazione. Non solo il rateo della pensione aumenta, ma anche la tredicesima si incrementa, allineandosi al tasso di rivalutazione definitivo del 2022 (8,1% anziché 7,3%).
Anche se l’aumento della tredicesima non sarà straordinario, raggiungerà al massimo lo 0,8% dell’importo pensionistico aggiornato al 2022. I benefici maggiori andranno a coloro che riceveranno il bonus tredicesima, che potrebbe arrivare a circa 154 euro. Per verificare l’ammontare del bonus, è sufficiente consultare il cedolino di pensione disponibile nell’area personale MyINPS online.
Con l’avvicinarsi del pagamento della tredicesima, cerchiamo di spiegare come viene calcolato l’importo, perché quest’anno sarà più elevato e quando viene erogato il bonus.
Quando viene erogata la tredicesima
La tredicesima per i pensionati viene pagata insieme al cedolino di dicembre, seguendo le stesse regole della pensione. Per coloro che hanno l’accredito diretto, il pagamento avviene il primo giorno bancabile del mese, quindi il 1° dicembre quest’anno.
Per chi ritira in contanti presso gli uffici postali, ci sono date specifiche:
- Dalla A alla C: venerdì 1 dicembre;
- Dalla D alla K: sabato 2 dicembre (aperti solo la mattina);
- Dalla L alla P: lunedì 4 dicembre;
- Dalla Q alla Z: martedì 5 dicembre.
La tredicesima spetta a diverse categorie di pensionati, tra cui i percettori di pensione di vecchiaia, quelli di pensione anticipata, i titolari di prestazioni assistenziali come l’assegno sociale e la pensione d’invalidità, e i titolari della pensione ai superstiti indiretta e di reversibilità. Non è prevista alcuna tredicesima per i percettori della pensione di cittadinanza.
L’importo della tredicesima, nella maggior parte dei casi, è simile al rateo mensile della pensione. Ma questa regola si applica solo a coloro che percepiscono la pensione da almeno un anno. Il calcolo si basa sull’importo lordo mensile moltiplicato per il numero di mesi di pensionamento effettivo nell’anno di riferimento, diviso per 12.
Perché la tredicesima 2023 è più alta
L’anticipo del conguaglio della rivalutazione, programmato di solito a gennaio, contribuisce all’aumento della tredicesima quest’anno. L’importo della pensione, incluso il rateo della tredicesima, è stato ricalcolato con il tasso di rivalutazione definitivo del 2022 (8,1% anziché 7,3%), portando a un incremento dello 0,8%.
Introdotto dalla legge di Bilancio per il 2001, il “bonus tredicesima” è un importo aggiuntivo fisso di 154,94 euro che si aggiunge al rateo mensile e alla tredicesima. Spetta ai pensionati il cui importo annuo non supera il trattamento minimo. Ma non è concesso a tutti i pensionati, ad esempio quelli con pensioni di invalidità civile, sociale, assegno sociale, rendita facoltativa d’inabilità, rendita facoltativa di vecchiaia, e altre categorie specifiche.