Tornano le “Ricette di Zia Lola” al posto d’onore nell’enciclopedia di Grottammare. Sabato 1° dicembre presentazione al Teatro delle Energie.
di Tiziana Capocasa
GROTTAMMARE – “Non semplici ricette, ma un racconto che ha come protagonisti le favole, le leggende e la storia del territorio. Pietre salde come quelle del vecchio incasato”. Così il sindaco Enrico Piergallini ha accolto l’uscita del libro “Le Ricette di Zia Lola e ….” che altro non è che una ristampa del fortunato breviario gastronomico grottammarese, voluto a suo tempo dall’ associazione Lido degli Aranci e Confcommercio, da una felice intuizione del cavalier Tullio Luciani.
Da quelle prime edizioni il libro si è evoluto, oltre alle ricette dell’insegnante Lola Rivosecchi che conservano a distanza di decenni tutta la forza evocativa dei piatti tramandati da generazioni oltre a quelli più creativi, rielaborati dalla simpatica “zia Lola” e che rappresentano il “corpus più importante del libro” anche altre ricette, scritte da personaggi più o meno famosi come il comico Nduccio, la pittrice Tiziana Marchionni, e tanti altri contributi di ricette non legate, necessariamente a Grottammare.
Vedasi le “Tagliatelle abruzzesi alla zafferano di Navelli” di Nduccio, per l’occasione in veste di “ gastronomo” che ha fornito una gustosa ricetta dove al rinomato zafferano che si coltiva nella provincia dell’Aquila si può tranquillamente sostituire quello dei nostri Sibillini e zone terremotate. Oppure le ricette degli sponsor come il “Risotto al prosecco”, nella fattispecie il “Contrada Granda” dell’azienda Masottina, il “Farro con uova, scaglie di asparagi, basilico e feta” del Poggio del Faro oppure “Risotto scampi e champagne” dell’ hotel Calabresi. Impreziosisce il libro l’introduzione di Antonio Attorre, presidente onorario Slow Food Marche che coglie l’aspetto più intimo di tali ricette” possiamo leggerle quasi sentendo il tono confidenziale, non senza espressioni dialettali, di chi le ha trascritte con vocazione amichevole, senza quell’accento categorico che caratterizza i ricettari tecnocratici, lasciando spazio all’immaginazione”.
Una cucina con un “occhio alla salubrità e l’altro all’ equilibrio dei sapori, con evidente riconoscibilità del territorio, dalla piccola pesca, alle erbe aromatiche , all’arancio”. Lo scrittore Attorre nota anche la dimenticanza di un piatto ricorrente sulle tavole grottammaresi, quale l’insalata con l’ arancio, magari quello biondo del Piceno, i finocchi e le olive nere. Balza anche tra le ripetute zuppe di fagioli (tempo di cottura così slow, dalle 7/8 ore, attualmente improponibile, a meno di un refuso”, o di più legumi, il “ciavarro” ripano che qui in questo libro assumono nomi come “ Zuppa della dea Cuprae” o “Lu ciavarre del 1° maggio” oltre alle ricette di risotti e/o spaghetti sempre al nero di seppia l’assenza di un piatto forte dei pescatori quale i bomboletti , alias le gustosissime lumachine di mare, cucinate in umido con un’infinità di odori ed erbe aromatiche che riporta ai sapori di una volta.
Il libro che raggruppa nell’indice le ricette divise per categorie, manca inoltre di un ordine alfabetico, per una più agevole consultazione. Così come sarebbe stato preferibile non mescolare le ricette di zia Lola, con forte connotazione tra il fiabesco e poetico, accompagnate dalle leggiadre illustrazioni di Susanna Faviani e Carlo Gentili, con quelle più recenti scritte da altri autori, con un po’ più di approssimazione e stile diverso.
Tutto ciò non toglie l’interesse per un libro che, ad ogni edizione o riedizione che sia, rivista oppure rimodernata, raccoglie unanimi consensi con richieste addirittura dagli Stati Uniti, dal Brasile e dall’Australia. “Le ricette di zia Lola e….” verrà presentato sabato1° dicembre alle ore 21,15 al Teatro delle Energie nel corso di un serata condotta da Fabiola Silvestri e Giuseppe Cameli, con interventi musicali di Michele Sibillo e del m° Cesare Gregori e siparietti poetici di Mario Petrelli. Special guest “il gastronomo” Nduccio. L’ingresso a 10 euro, dà diritto ad una copia in omaggio dell’apprezzato ricettario.