Per effetto delle novità introdotte con la Manovra di Bilancio 2024, la tassa sui rifiuti (TARI) colpirà anche i turisti. Ecco le novità.
Una quota della tassa di soggiorno pagata dai turisti potrà essere utilizzata a copertura della tassa sui rifiuti (Tari) in vista del Giubileo 2025. Per effetto dell’incremento della tassa di soggiorno contribuiranno anche i turisti alla tassa sui rifiuti. Si tratta di una delle misure previste dalla bozza della Manovra di Bilancio 2024. La tassa di soggiorno potrà incrementare fino a due euro a notte ed il relativo gettito potrà essere utilizzato dalle amministrazioni comunali a copertura dei costi per il servizio di smaltimento dei rifiuti.
Tari anche per i turisti con l’aumento della tassa di soggiorno
Nella Manovra di Bilancio 2024, la tassa di soggiorno aumenterà per colpire i turisti, che dovranno pagare la Tari. In vista del Giubileo la Legge di Bilancio 2024 prevede la possibilità per comuni capoluogo di provincia, unioni di comuni e comuni turistici e città d’arte di aumentare l’imposta di soggiorno fino a due euro a notte.
L’aumento della tassa di soggiorno colpirà i turisti che alloggiano nelle strutture ricettivo-alberghiere. Il gettito potrà essere utilizzato per coprire i costi per il servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti. Al gettito della tassa sui rifiuti contribuiranno anche i turisti sulla base delle deliberazioni comunali.
Tassa sui rifiuti e tassa di soggiorno: cosa cambia con la Manovra 2024?
L’incremento della tassa di soggiorno previsto dalla bozza della Manovra di Bilancio 2024 sarà possibile dal primo gennaio 2025. Il valore della tassa di soggiorno in strutture ricettivo-alberghiere potrebbe subire un aumento fino ad un massimo di due euro a notte. Al valore ordinario previsto potrà essere applicato un aumento che andrà a colpire i turisti: l’extra-gettito potrà essere utilizzato per finanziare gli interventi connessi al Giubileo 2025 e per coprire i costi per il servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti.
Al gettito della tassa sui rifiuti contribuiranno anche i turisti. Ad oggi la tassa di soggiorno può arrivare fino a cinque euro. L’importo massimo è invece fissato a 10 euro per Roma e Venezia e per i comuni capoluogo di provincia con elevati flussi di turisti. Su tali importi agirà la rettifica prevista dalla Manovra di Bilancio 2024, che consentirà di aumentare la tassa di soggiorno fino a 7 euro e fino a 12 euro per Roma e Venezia e per i comuni capoluogo di provincia con elevati flussi di turisti.