Guadagnare in smart working: il segreto è la differenziazione

Per guadagnare in smart working il segreto sta nel differenziare le entrate: ecco la storia di chi ha sbancato il lunario così.

Guadagnare in smart working
Guadagnare in smart working – Adriatico24ore

Con il Covid-19 lo smart working è entrato a gamba tesa nella nostra quotidianità, e se c’è chi preferisce il lavoro standard, c’è chi lo ha sfruttato per guadagnare cifre da capogiro semplicemente diversificando le entrate. Ecco come fare, puoi prendere esempio dalla storia di quest’uomo.

Guadagnare in smart working

La pandemia di Covid-19 ha portato dei cambiamenti epocali nella nostra vita quotidiana e nella nostra socialità, e uno degli aspetti che ha rivoluzionato maggiormente è il lavoro. Infatti, durante i mesi di lockdown molte aziende si sono dovute fermare, mentre altre sono riuscite ad andare avanti grazie allo smart working, ossia al lavoro da remoto, presso la propria abitazione. Lo smart working ha rappresentato la salvezza per molte imprese, e oggi i cittadini iniziano a considerare di dedicarsi unicamente a questa tipologia di lavoro.

Lavorare da remoto infatti consente al lavoratore di gestire più facilmente l’equilibrio tra vita privata e lavoro, permette di passare più tempo in casa e di ottimizzare i tempi, nonchè di gestire il lavoro in modo più autonomo. Così facendo, nelle stesse ore in cui prima si faceva un lavoro unico, se ne possono fare anche due o più simultaneamente, sfruttando il PC e il web. Creare questo tipo di differenziazione consente di avere entrate maggiori, maggiore libertà nella gestione del proprio tempo e anche maggiore tranquillità che se uno dovesse andar male, non si rimane senza paracadute.

Per lavorare unicamente in smart working serve differenziare le entrate, proprio come ha fatto Robert, ecco la sua storia.

La storia di Robert

Una storia di successo
Una storia di successo – Adriatico24ore

Robert è un uomo in cui molti si possono riconoscere: nella sua vita ha perso diversi lavori e ne ha sempre trovati di nuovi, arrancando ma non dandosi mai per vinto. La svolta per lui è stato proprio lo smart working. Inizialmente si è approcciato al lavoro da remoto come un guadagno extra, un lavoretto secondario, ma poi ha deciso di puntare lì tutte le sue risorse. Lo ha fatto però non con un unico lavoro a cui dedicarsi tutto il giorno, ma portandone avanti diversi contemporaneamente. Nello specifico ha iniziato a fare 4 lavori insieme, in settori diversi e tutti da remoto.

Così facendo, Robert è riuscito a guadagnare ben 335.000 euro in un anno, lavorando poco più di un lavoratore full time, e riuscendo a diventare padrone del proprio tempo e del proprio lavoro. Un duro lavoro nel primo anno gli consente, volendo, di abbandonare uno dei 4 lavori per tenerne solo 3 e avere ancora più tempo libero a disposizione. La storia di Robert è emblematica di quanto spiegato prima: non bisogna mettere tutte le uova nello stesso paniere e diversificare le opportunità per riuscire a lavorare meglio, non di più!

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