Cane: se beve acqua di mare rischia l’avvelenamento da sodio | Fai immediatamente questo per salvarlo

Andare a mare con il nostro amico a quattro zampe spesso può rivelarsi pericoloso. C’è una cosa che però devi sapere se vuoi salvargli la vita.

Una delle mete preferite di chi fa vacanze in estate sono senza dubbio le località di mare. Ma non tutti sanno che il mare può avvelenare i cani. Se abbiamo portato il nostro animaletto peloso con noi in vacanza, dobbiamo fare attenzione a che non beva molta acqua salata. I cani infatti, soprattutto quelli piccoli, possono subire un avvelenamento da sodio.

Avvelenamento sodio nel cane, cosa fare
Avvelenamento sodio nel cane – Adriatico24ore.it

Con il caldo, i cani sono portati a bere da qualsiasi fonte d’acqua. I più piccoli e chi si trova a mare per la prima volta, non sa però che l’acqua salata può fargli male. Bisogna fare attenzione a che i nostri amici a quattro zampe non eccedano e vadano in ipernatriemia. Con questo termine si indica appunto una concentrazione sierica di sodio superiore a 145 mEq/L (> 145 mmol/L). Questi alti livelli di sodio nel sangue portano alla disidratazione e ad una serie di sintomi che possono causare anche la morte del nostro cane.

Avvelenamento da sodio nei cani: sintomi e cause

Ma che cosa è l’avvelenamento da sodio? Il mare contiene sodio (Na+) che è il principale elettrolita presente nel liquido extracellulare ed responsabile della ritenzione o della perdita di acqua. È il sodio infatti che regola l’osmolalità del sangue ed il volume ematico complessivo. Se il sodio aumenta, aumenta anche la richiesta di acqua che fa il corpo. Quando si ha un disequilibrio a livello plasmatico, possiamo notare letargia, debolezza e rigidità nel nostro cane.

Se il livello di sodio aumenta a dismisura, il nostro amico a quattro zampe può avere crisi convulsive e persino entrare in coma. Aumenta infatti la pressione sanguigna e si hanno ripercussioni a livello renale.

L'acqua di mare un rischio per i cani
Cosa rischia fido se beve acqua di mare Adriatico24ore.it

Il rischio di una iper-sodiemia però non è rappresentato solo dal bere acqua di mare che risulta essere in minima parte il responsabile dei decessi di cani. L’aumento di sodio sierico, che nel cane varia tra i 135 e 155 mmol/L, può essere dovuto anche alle alte temperature. Ustioni, colpo di calore, febbre alta, l’utilizzo di alcuni farmaci diuretici o patologie come l’insufficienza renale cronica e il diabete insipido, possono causare una forte disidratazione. Il nostro cane potrebbe anche vomitare e avere diarrea per far fronte alla carenza di acqua.

Cosa fare per salvare fido

Non sempre siamo di fronte ad una carenza di sodio, spesso i nostri cani possono avere una semplice irritazione e dei dismicrobismi a livello gastrointestinale dati dalla presenza di acqua ingerita non proprio pulitissima. Bisogna quindi saper distinguere le due cose, se si hanno sintomi lievi basterà quindi dargli un po’ d’acqua potabile e tenerlo a riposo. Se invece i sintomi sono più seri e neurologici, bisognerà rivolgersi ai veterinari nel minor tempo possibile.

Il consiglio è quello di provare a far vomitare il proprio cane. Occorrerà poi monitorarlo per 48 ore e nel caso fargli una fluidoterapia endovenosa. Sarà il veterinario poi a ricoverarlo d’urgenza e a prescrivere ulteriori analisi del sangue. Fondamentale per chi porta a mare il proprio animale è quello di avere sempre con sé dell’acqua potabile. Oltre a bagnare frequentemente il pelo, bisogna dargli da bere prima che si rechi da solo a cercare acqua in mare. Nel caso di disidratazioni frequenti, è invece opportuno fare analisi del sangue ormonali e sulla funzionalità renale.

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