SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Nelle case di Porto d’Ascoli è tornata a scorrere l’acqua di sorgente. Il “comitato di quartiere Agraria ombra” ha incontrato i vertici della Ciip in merito all’acqua non trasparente e maleodorante che sgorgava dai rubinetti delle abitazioni. E’ firmata come “comitato ombra” una nota di Gianluca Pasqualini.
Un confronto con il presidente Ciip Giacinto Alati e i tecnici per fate chiarezza. «Il problema nasce dalla carenza di acqua nella nostra provincia», afferma Pasqualini. «La nostra città – continua Pasqualini – grazie ad un impianto di potabilizzazione previsto e realizzato durante l’amministrazione Gaspari è stata l’unica realtà che non ha subito la chiusura come gran parte delle città della nostra provincia.
Quindi per tutto l’inverno l’acqua è stata mischiata con i pozzi di Monteprandone. L’acqua è stata sempre entro i limiti della legge e dentro i parametri consentiti. Certo è vero che alcune volte qualche accumulo e il cambio di direzione nell’immissione ha potuto portare alcuni residui depositati sui tubi della condotta stessa nei nostri rubinetti.
Ora grazie anche alle ultime piogge la situazione si è normalizzata e da 3 settimane il potabilizzatore non immette più acqua nelle nostre condutture.
In accordo con i vertici della Ciip per evitare futuri allarmismi nei momenti in cui si renderà necessario l’utilizzo dell’impianto.- conclude Pasqualini – si organizzerà un’assemblea pubblica per informare tutta la cittadinanza».