SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Nei progetti dell’amministrazione comunale ci sarebbe la realizzazione di un nuovo sottopasso ciclopedonale in zona via Mare. Il punto individuato è parco Ristori. Ma il quartiere Porto d’Ascoli Centro avanza più di una riserva sull’intervento.
La variante Areamare al Prg vigente consente al Comune di acquisire un contributo speciale proporzionato all’entità di quanto verrà edificato dal privato. Il calcolo preliminare determina che questo contributo corrisponde a circa 4,1 milioni: il 70% dei 5,8 di valore degli immobili da costruire. Di questi, 3,2 milioni saranno conferiti all’ente in termini di aree dall’equivalente valore, mentre 900mila euro entreranno nelle casse comunali così come sono. Le stime, comunque, necessiterebbero di un ulteriore accertamento.
In ogni caso, combinando le due “entrate”, il Comune vorrebbe realizzare un sottopasso all’altezza di parco Ristori, sbucando poi nell’area ex Capparè, attualmente a destinazione verde pubblico/ricreativo, e che in futuro verrà modificata in edilizia residenziale. Il tutto, a detta del settore Lavori Pubblici, verrebbe collegato al nuovo percorso ciclopedonale a partire dalla dogana pontificia, proseguendo sul lato nord di via Mare, piantumato e senza parcheggi, fino al parco Ristori. Da qui, nuovo collegamento a via Mare e giù, verso est e la pista del lungomare.
Ebbene, questa previsione piace poco. Almeno, ai residenti di Porto d’Ascoli, i maggiori fruitori di questa possibile modifica. «Se venisse realizzata una pista così» dice Gino Micozzi, vicepresidente di comitato di quartiere, «la gente sarebbe costretta ad attraversare via Mare in due punti troppo pericolosi». Infatti, le previsioni attuali mostrano un passaggio all’altezza di via Toti e uno all’altezza di via del Cacciatore.
Invece, l’architetto Micozzi ha altre idee: «Potremmo far venire la pista ciclopedonale da viale dello Sport, e realizzare un passaggio sotto la ferrovia» ma questa volta da un solo lato, in modo da non restringere eccessivamente la carreggiata.