Soldi in contanti: ci sono 10 cose che non devi assolutamente fare, partono subito le segnalazioni

Sempre più teso il clima che ruota attorno al denaro contante, adesso anche fare queste 10 cose fa partire una segnalazione.

10 cose da non fare
10 cose da non fare con i soldi in contanti – Adriatico24ore.it

Ecco cosa è meglio evitare di fare e cosa invece viene considerato innocuo dal Fisco. Attenzione, perchè potrebbero scattare dei controlli sul tuo conto corrente!

Non solo grandi somme

Solitamente si presta attenzione solo alla movimentazione di grosse somme di denaro, poichè è più facile che queste saltino all’occhio. Anche le piccole operazioni però, se reiterate e costanti, possono far suonare dei campanelli di allarme al Fisco, che potrebbe di conseguenza controllare il conto corrente.

I principali parametri che il Fisco tiene sotto controllo sono la corrispondenza di quanto c’è sul conto corrente e quanto riportato in dichiarazione dei redditi, e uno stile di vita al di sopra delle possibilità dichiarate

Non solo partita iva

Altro errore è quello di pensare che i controlli fiscali riguardino esclusivamente le aziende e i possessori di partita iva: non è così. Anche i cittadini dipendenti possono essere soggetti a controlli, ed è bene avere delle accortezze per non entrare nel mirino del Fisco.

Ecco 10 cose a cui prestare attenzione per non far scattare i controlli sul proprio conto corrente.

1 – i bonifici

Fare bonifici non giustificabili con le entrate della dichiarazione dei redditi può portare ad un controllo sul conto corrente. I bonifici sospetti sono sia in entrata che in uscita, soprattutto se fatti in maniera sistematica (i controlli possono scattare anche tra moglie e marito se i bonifici che i coniugi si scambiano sono troppo frequenti e destano sospetti).

I bonifici più controllati sono quelli provenienti da conti esteri, e ancora di più se riguardano somme considerevoli. In questo caso è la banca, prima del Fisco, a far partire una segnalazione.

2  – versamenti in contanti

Questi sono indubbiamente i movimenti che il Fisco tiene maggiormente sott’occhio, proprio perchè alla base c’è l’assunto che ogni somma che il contribuente gestisca, provenga dal suo lavoro dipendente dichiarato. Se le somme contanti versate sul conto corrente non sono giustificabili con la busta paga percepita, c’è qualcosa di sospetto.

3 – prelievi

I prelievi vengono tenuti d’occhio solamente se riguardano cifre davvero sostanziose, caso in cui bisogna comunque giustificare la necessità di prelievo alla banca. Parliamo di cifre che superano i 10.000 euro al mese.

4 – il denaro contante

movimenti dei contanti
movimenti dei contanti – Adriatico24ore

Anche rimanendo nella totale legalità, ci sono tantissimi modi in cui un privato cittadino può ricevere denaro contante. Per esempio c’è la vendita di oggetti usati, i regali dei familiari per eventi importanti quali matrimoni, cresime e battesimi, i rimborsi spese aziendali o le vincite al gioco.

Se con questi soldi si acquistano beni da intestare (esempio, un motorino, che va registrato e intestato, e di cui quindi il Fisco si accorge ma non vede la transazione di acquisto) si può incorrere in controlli sul conto corrente.

5 – non versare

Anche se può sembrare la cosa più ragionevole e giusta da fare, è meglio evitare di versare tutto il contante sul conto corrente: un grosso versamento “dal nulla” potrebbe insospettire il Fisco. Attenzione, perchè le verifiche possono avvenire anche anni dopo il versamento!

Se si vuole tracciare l’entrata è bene farlo con una giustificazione cartacea con data certa che attesti, per esempio, che si tratta di un regalo dei nonni per i 18 anni.

6 – evitare spese ingenti

I controlli scattano quando le spese superano del 20% il reddito dichiarato, quindi basta rimanere al di sotto di questa soglia per non creare nessun tipo di problema. Soprattutto, è bene evitare le spese ingenti che richiedono l’uso del codice fiscale (esempio in farmacia). Si può stare tranquilli invece per le spese in cui lo scontrino è anonimo (esempio al supermercato).

7 – no ai beni di lusso

controlli sul conto corrente
controlli sul conto corrente – Adriatico24ore

Così come sopra, anche i beni di lusso come orologi e gioielli possono insospettire, soprattutto se il loro prezzo è nettamente al di sopra delle possibilità economiche dichiarate in dichiarazione dei redditi. A far scattare l’allarme in questo caso sarebbe il redditometro.

8 – prestazioni mediche private

Per evitare i controlli del Fisco è bene evitare anche di pagare in contanti le prestazioni mediche private, come per esempio il dentista, anche perchè così facendo si perderebbero le agevolazioni fiscali previste in detrazione.

9 – ristrutturazioni edili

Allo stesso modo, anche per le ristrutturazioni edili è preferibile optare per il pagamento via bonifico o comunque tracciato, sia per usufruire delle agevolazioni fiscali, sia per non far girare grosse somme di denaro contante che poi andrebbero giustificate.

10 – i social

Infine, è bene prestare la massima attenzione a cosa si pubblica sui social. Spesso su piattaforme come Instagram o Facebook si tende a ostentare e a mettere in mostra tutto quello che si possiede…anche troppo! Ricordati che infatti anche il Fisco ha accesso ai social, e trovare un bel Rolex che non corrisponde allo stile di vita della dichiarazione dei redditi, può causare non pochi problemi!

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