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Smart working, c’è la proroga: ecco per chi e tutte le novità

Ci sono sviluppi interessanti per quanto riguarda lo smart working, ma la proroga riguarda solo una specifica categoria di lavoratori.

Smart working proroga – adriatico24ore.it

Il lavoro da remoto per i dipendenti ‘vulnerabili’ della pubblica amministrazione è stato esteso di ulteriori tre mesi, equiparandoli così ai lavoratori del settore privato.

I dipendenti pubblici considerati vulnerabili potranno continuare a beneficiare dello smart working fino alla fine dell’anno, alla pari dei loro colleghi nel settore privato. Questa proroga è stata inserita nel recente decreto approvato dal Consiglio dei ministri, che ha destinato un finanziamento di 1,67 milioni di euro per questa iniziativa, in risposta alle richieste a lungo avanzate dai sindacati.

La proroga dello Smart working

La decisione di estendere questa misura è stata oggetto di discussione fino alle ultime ore prima della riunione del Consiglio dei ministri, quando il Ministero dell’Economia ha confermato il suo sostegno finanziario.

Smart working . adriatico24ore.it

Questa estensione rappresenta l’ultima di una serie di proroghe relative allo smart working, che includeva già una precedente estensione di tre mesi annunciata lo scorso giugno. In quell’occasione, si era deciso di eliminare la possibilità di lavorare da remoto per i genitori con figli di età inferiore ai 14 anni, mantenendo tale opzione solo per i dipendenti vulnerabili. Il Ministro della Funzione pubblica, Paolo Zangrillo, aveva sottolineato l’importanza di garantire la salute dei dipendenti con patologie gravi o in trattamento salvavita, evitando discriminazioni rispetto ai lavoratori del settore privato.

Il Ministro aveva anche sottolineato che lo smart working non era mai stato escluso in modo ideologico e aveva evidenziato il suo ruolo cruciale nel garantire la continuità dei servizi durante la pandemia. Molte aziende continuavano a utilizzare questa modalità di lavoro, e Zangrillo riteneva che lo stesso dovesse valere per la pubblica amministrazione, specialmente per chi era esposto a gravi rischi non solo legati al Covid-19.

I sindacati avevano chiesto con forza questa proroga per eliminare le differenze tra i dipendenti pubblici vulnerabili e i loro omologhi del settore privato, che già da tempo avevano ricevuto l’approvazione per il lavoro da remoto fino alla fine dell’anno.

Lavoro in smart working – adriatico24ore.it

La Ministra del Lavoro e delle Politiche Sociali, Marina Calderone, aveva offerto rassicurazioni sull’ulteriore estensione, sottolineando che la norma era basata su dati epidemiologici e che si stavano valutando le esigenze dei vulnerabili.

Le novità

Questa misura consentirà ai dipendenti pubblici affetti da patologie croniche gravi, con una limitata capacità di presenza fisica in ufficio, di continuare a beneficiare del lavoro agile. Tale provvedimento segue la stessa linea dei primi interventi adottati durante i lockdown, quando si è reso necessario permettere il lavoro da remoto per proteggere le categorie più vulnerabili durante la pandemia da Covid-19.

Inoltre, il decreto introduce un’innovazione significativa riguardante i docenti che lavorano in modalità agile. Questi docenti saranno ora autorizzati a svolgere “attività di supporto all’attuazione del Piano triennale dell’offerta formativa”.