Sembra zafferano ma è una pianta pericolosa che può causare gravi intossicazioni

L’autunno è una stagione ricca di colori, ma dietro alcune sfumature si nasconde una pianta pericolosa. Una pianta autunnale che sembra lo zafferano.

Pianta pericolosa
Pianta pericolosa – adriatico24ore.it

Nei boschi e in montagna, con l’arrivo dell’autunno sbocciano diverse varietà di fiori e piante. Ma in questa ricca diversità di flora, alcuni nascondono un pericolo silenzioso: sono i fiori velenosi. Sai riconoscere uno di questi fiori pericolosi tra loro? È fondamentale saperlo per evitare gravi problemi di salute. Scopriamo quale pianta è pericolosa e come proteggersi.

Una delle piante autunnali più pericolose

Uno dei fiori velenosi più comuni in montagna è il Colchico (Colchicum autumnale L.), conosciuto anche come “falso zafferano”. Questo piccolo fiore dai toni rosa-violacei sboccia all’inizio dell’autunno, tingendo di colore i pascoli di montagna. A prima vista, può sembrare simile allo zafferano, ma esistono delle differenze chiave.

Colchico
Colchico – adriatico24ore.it

Anche se possono sembrare simili per il colore e la forma, ci sono differenze evidenti. Lo zafferano raramente cresce in alta montagna, e una distinzione fondamentale sta nei loro stami. Mentre lo zafferano ha tre stami, il Colchico ne ha sei. Anche se pensi di essere in grado di distinguerli, è essenziale non raccogliere ciò che sembra zafferano selvatico, perché il Colchico è estremamente pericoloso.

Perché il Colchico è pericoloso? A differenza dello zafferano, che è commestibile e ampiamente usato in cucina, il Colchico è altamente tossico per gli esseri umani. Contiene una sostanza chiamata colchicina, che è estremamente tossica.

L’ingestione di colchicina può causare gravi avvelenamenti. Anche piccole quantità possono portare a sintomi simili a un’indigestione, come nausea, vomito, dolori addominali e diarrea. Dopo circa 24 ore, possono manifestarsi sintomi più gravi, come anemia, perdita di capelli e problemi gravi agli organi vitali.

Sembra zafferano
Sembra zafferano – adriatico24ore.it

Altri fiori velenosi

Oltre al Colchico, ci sono altre piante velenose che potresti incontrare durante le tue escursioni autunnali in montagna. È importante essere consapevoli e imparare a riconoscerle per evitare brutte sorprese. Ecco alcuni esempi:

  • L’anemone giallo (anemone ranunculoides): questo fiore, nonostante il suo aspetto innocuo e il colore vivace, contiene tossine che possono causare irritazioni cutanee e problemi gastrointestinali se ingerito.
  • Il luppolo selvatico (humulus lupulus): utilizzato per la produzione di birra, il luppolo selvatico è velenoso in grandi quantità. Il contatto con la pelle può causare irritazioni, quindi è meglio evitarlo durante le passeggiate.
  • Il rododendro (rhododendron spp.): questi arbusti sono spesso circondati da bellissimi fiori, ma le loro foglie e i fiori contengono sostanze tossiche che possono causare disturbi gastrointestinali e, in casi gravi, problemi cardiaci.
  • La digitale (digitalis purpurea): la digitale può sembrare affascinante, ma le sue foglie e le radici contengono sostanze altamente tossiche che possono avere gravi conseguenze sul cuore e il sistema circolatorio. Ingerirla può portare a gravi problemi e, nei casi peggiori, all’arresto cardiaco.

Ricorda sempre di ammirare la bellezza della natura con attenzione e di non toccare né raccogliere piante sconosciute. La tua sicurezza è la priorità mentre esplori i meravigliosi paesaggi autunnali di montagna.

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