SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Sanità e dintorni: come agirà l’amministrazione rispetto alla manifestazione in piazza annunciata dal Comitato Salviamo il Madonna del Soccorso? Quali sono le repliche di Piunti alle accuse di Ceriscioli? Piunti dice la sua.
Quale deve essere il ruolo di AP secondo voi?
«Noi seguiamo la legge, il decreto Balduzzi n. 70, che stabilisce che si faccia un ospedale primo livello a San Benedetto. Ma quello che contestiamo è anche che il Madonna del Soccorso è stato depauperato di servizi essenziali, tra cui quelli legati alla zona che presenta alti fattori di rischio, motivo per cui l’emergenza deve insistere sul nostro territorio ed essere efficiente.
Con Ascoli abbiamo sempre detto che la sanità va spalmata sul territorio: la città farà le sue scelte legittime, anche per far fronte alle esigenze della zona Montana. Noi abbiamo votato e mandato la diffida a Ceriscioli corredata dalla delibera del consiglio che individua la necessità di assicurare i servizi di emergenza e la priorità di avere un ospedale di primo livello sulla costa».
Nell’ipotesi del doppio ospedale come pensate debbano essere spartite le eccellenze, ad esempio Utic e punto nascita?
«In base a chi ha più nascite, e l’Utic in base alla vocazione del sevizio che è legato alle emergenze, quindi a San Benedetto: non scherziamo, noi durante la stagione estiva arriviamo a ospitare 300.000 persone in 14 kmq».
Il Comitato Salviamo Madonna del Soccorso propone la manifestazione in piazza: il 18 la porterà in commissione, voi la appoggerete?
«Certamente e con fermezza. Garantiamo il pieno appoggio al Comitato».