GROTTAMMARE – Enrico Piergallini, sindaco di Grottammare, non si è recato alla votazione dei sindaci dell’ambito territoriale 21 di ieri e ha preferito delegare al collega sambenedettese Pasqualino Piunti. Ma vuole dire la sua sul futuro della sanità Picena, tra ospedale unico e proposte di due plessi, uno di primo livello nella vallata e uno di base per le acuzie ad Ascoli.
Perché non è andato in conferenza ieri?
«Motivi familiari. Ho chiamato Piunti e gli ho detto che dobbiamo convocare la Regione e il presidente al momento della nuova proposta, il territorio può esprimere il suo desiderio se previsto ed è possibile finanziariamente. Ciò che il territorio non può fare è perdere tempo: tutti i comuni hanno scelto, Pesaro da ultimo».
È soddisfatto del risultato della votazione? Siete allineati?
«Io ho detto che valuto l’atteggiamento di riconvocare l’assemblea dei sindaci chiedendolo al sindaco di Folignano Angelo Flaiani che ne è il presidente, per riconsiderare la questione ospedale unico: a fronte degli ultimi sviluppi infatti è opportuno riparlarne, non conta il mese in più o il mese in meno. È ovvio la questione sta in questi termini: avere due ospedali è la soluzione migliore, offre al territorio il meglio ma la Regione non l’aveva mai messa sul piatto, mentre si parla della location di Spinetoli da dieci anni».
Quindi quale sarebbe la sua proposta?
«Portare sul tavolo della Regione la proposta dei due ospedali mi sembra giusto ma la scelta non spetta a noi: i sindaci possono esprimere solo un parere consultivo, spetta alla Regione la scelta. L’importante è che si arrivi a una decisione in tempi rapidi e dopo a testa bassa si metta in pratica. Non possiamo rimanere con due mezzi ospedali. Se vogliamo puntare su due strutture va bene, ma se non è possibile occorre mettere da parte le polemiche. Se va bene inaugureremo il nuovo plesso tra 15 anni, non si può più perdere tempo».