SAN BENEDETTO DEL TRONTO – La mozione sulla sanità è pronta. Tra le altre cose, c’è l’impegno a valutare l’avvio di una class action nel caso che la Regione non ascolti la Riviera.
Il testo sarà presto consegnato nelle mani del sindaco Piunti per il dibattito in commissione sanità del 4 giugno.
Nello specifico, il testo prevede una serie d’impegni che i comuni dell’Ambito 21 dovranno assumersi, una volta approvata la delibera.
Punto primo. “Il Sindaco e la Giunta si rendano senza più alcun indugio parte attiva e diligente, in qualunque sede competente e a tutela dei cittadini, per promuovere, garantire ed assicurare nel più breve tempo possibile un Ospedale Madonna del Soccorso efficiente e capace di rispondere alle esigenze ed emergenze sanitarie del proprio bacino di utenza, ripristinando le dotazioni ed i servizi di un nosocomio di primo livello, come lo stesso si
presentava nell’anno 2002”.
Punto secondo. “Il Sindaco e la Giunta si impegnino, unitamente agli altri Sindaci del territorio, a chiedere alla Regione che l’individuazione dell’area per l’eventuale realizzazione del nuovo ospedale di primo livello rispetti rigorosamente i criteri previsti dal Decreto Balduzzi e pertanto venga localizzata sul territorio di San Benedetto del Tronto o nelle immediate vicinanze, sollecitando il mantenimento, quale ospedale di base, dell’ospedale di Ascoli Piceno”.
Punto terzo. “Il Sindaco e la Giunta, in considerazione dei dati forniti in questa mozione, si attivino, sin da ora, in caso di assenza di immediato riscontro positivo da parte delle Autorità regionali competenti, per valutare ogni possibile azione dinanzi alle Autorità giudiziarie, a tutela dei diritti dei cittadini, già lesi per anni, ed in particolare mediante una class action“.
Punto quarto. “L’Amministrazione Comunale del Comune di San Benedetto del Tronto, nella persona del Sindaco, si impegni a promuovere l’approvazione, presso tutti i comuni dell’Ambito 21, e presso i limitrofi Comuni Abruzzesi, facenti parte del bacino di utenza dell’ospedale di San Benedetto del Tronto, di una mozione equivalente alla presente, onde esprimere in maniera compatta ed unitaria le istanze legittime di tutto il territorio interessato in materia di sanità, coinvolgendo i vertici politici territoriali locali al fine di spingere, incentivare e motivare l’Autorità Regionale preposta ad applicare la legge regolatrice della materia in maniera equa e in modo omogeneo al pari di quanto fatto e/o programmato nelle restanti Aree Vaste”.
Punto quinto. “Infine, il Presidente del Consiglio comunale, al fine di sensibilizzare l’opinione pubblica su tale delicato argomento e promuovere un dialogo costruttivo, convochi con urgenza un consiglio comunale dedicato esclusivamente al tema della sanità locale, invitando il Direttore Generale dell’Area Vasta 5, il Direttore Generale dell’Asur, il Presidente della Regione Marche e tutti i Sindaci della provincia di Ascoli Piceno e Teramo, ed ogni altra Autorità e/o ente e/o formazione sociale, in primis i comitati di quartiere cittadini”.