SAN BENEDETTO DEL TRONTO – L’odissea di Guerino Di Berardino, malato, bloccato alla risonanza per tre volte a causa della rottura dell’apparecchio.
Il presidente di comitato di quartiere Albula Centro si racconta: «Cinque anni fa mi è stato diagnosticato un tumore al colon: il dottor Siquini mi ha operato con successo, ma devo monitorare il mio stato di salute periodicamente».
Prosegue Di Berardino: «Lo scorso ottobre le analisi non hanno convinto i medici, che mi hanno detto di tornare dopo sei mesi. E così, a marzo hanno fissato due appuntamenti: uno per la risonanza il 28 giugno, uno per la Tac il 9 luglio».
La Tac viene puntualmente effettuata, mentre la risonanza viene rimandata prima al 4 luglio, poi al 16, ed infine a nuova data da destinarsi. Sempre per lo stesso motivo: la rottura dell’apparecchio.
«Dall’ospedale mi hanno detto che non è colpa loro e che non possono farci niente» conclude Di Berardino, «Ma il guaio è a monte: abbiamo una sanità adeguata? E poi: quanto ci costa fare periodici controlli ai macchinari? Sicuramente devono venire tecnici specializzati da fuori Regione».