Se fai questo lavoro rischi di perderlo nei prossimi anni: le professioni in bilico

L’avanzamento dell’intelligenza artificiale ha messo molte professioni in bilico, creando un panorama lavorativo in rapida trasformazione. Scopriamo quali lavori sono a rischio.

Professioni in bilico
Professioni in bilico – adriatico24ore.it

Questa rivoluzione tecnologica sta plasmando nuovi scenari professionali, aprendo le porte a opportunità inaspettate mentre mette a rischio alcune professioni consolidate. Uno studio condotto da Ey, Manpower e Sanoma, recentemente riportato dal Sole 24 Ore, fornisce uno sguardo approfondito su come il mondo lavorativo si stia evolvendo e su quali professioni potrebbero essere a rischio nei prossimi anni.

Cambiamenti nel mondo del lavoro

Il mutamento del mondo del lavoro nel corso dei secoli è stato guidato da rivoluzioni industriali, progressi tecnologici e cambiamenti socioculturali. Dall’antichità, con la transizione da mestieri artigianali a lavori meccanizzati durante la Rivoluzione Industriale, fino alle attuali sfide imposte dall’IA, l’umanità ha sperimentato cicli di trasformazione. Le tecnologie digitali hanno accelerato questo processo, portando a una maggiore automazione e una crescente dipendenza dalle competenze tecnologiche.

L’impatto dell’IA sui lavori attuali è evidente nel suo potenziale di apprendimento automatico e nell’esecuzione di compiti complessi. Questa tecnologia non solo introduce nuove professioni, ma ridefinisce ciò che costituisce un’occupazione sicura e duratura. L’evoluzione delle professioni è al centro di questo cambiamento, e la ricerca di Ey, Manpower e Sanoma fornisce prospettive cruciali su come ciò influirà sulla ricerca di lavoro nei prossimi anni.

Le professioni in bilico

Sebbene la tecnologia prometta innovazione ed efficienza, nascono dubbi e incertezze riguardo al futuro occupazionale di molte persone. L’IA, con la sua capacità di eseguire compiti ripetitivi in modo efficiente, pone alcune professioni a rischio di estinzione. Venditori, centralinisti, addetti ai call center, intervistatori e altri ruoli con attività prevalentemente ripetitive sono destinati a subire cambiamenti radicali o addirittura a scomparire.ù

Lavoro e IA
Lavoro e IA – adriatico24ore.it

Ma mentre alcune professioni sono destinate a scomparire, emergono nuove opportunità in settori inaspettati. La ricerca identifica chiaramente alcuni lavori ad alto rischio, compresi quelli con compiti prevalentemente ripetitivi e suscettibili di automazione. Ma dall’altra parte, si prevede anche un aumento della domanda per professioni come ingegneri industriali e gestionali, registi, fisici, compositori ed esperti nell’organizzazione del lavoro, specialisti in economia aziendale, imprenditori e amministratori aziendali, operatori nella commercializzazione di beni e servizi, direttori e dirigenti nella finanza o amministrazione.

Oltre alle nuove prospettive lavorative, lo studio evidenzia anche i settori destinati a crescere con l’intelligenza artificiale. Servizi di cura, chimica, gestione delle risorse umane, educazione e telecomunicazioni sono destinati a rimanere in crescita, mentre il settore bancario e delle assicurazioni potrebbe vedere una diminuzione della domanda di lavoro.

Lavoro a rischio
Lavoro a rischio – adriatico24ore.it

Proiettandoci verso il 2030, il McKinsey Global Institute sottolinea ulteriori prospettive per il futuro del lavoro. L’IA potrebbe portare a cambiamenti significativi entro quel periodo, con categorie di lavoratori a salario più basso che potrebbero essere particolarmente colpite, con una probabilità fino a 14 volte superiore di dover cambiare occupazione entro i prossimi 7 anni.

I fattori chiave di questo cambiamento includono l’automazione tramite l’IA, l’aumento degli acquisti online e l’invecchiamento della popolazione. L’automazione potrebbe ridurre significativamente la domanda di lavoro, gli acquisti online potrebbero influenzare la necessità di venditori fisici, e l’invecchiamento della popolazione potrebbe ridefinire le esigenze occupazionali a causa dei cambiamenti nei modelli di spesa.

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