Rivoluzione tasse, la notizia è incredibile: non è mai successo prima

Novità assoluta per partite Iva: potranno pagare le tasse a rate dopo la conclusione dell’anno, e non più in anticipo.

Novità assoluta tasse
Novità assoluta tasse – Adriatico24ore

Una novità assoluta

Si tratta di una cosa mai successa prima, che cambierà totalmente il modo di vivere la partita Iva per i suoi possessori: a partire da novembre 2023 le imposte si pagheranno ad anno concluso e non più in anticipo. Questo è infatti uno dei dossier più “pesanti” sul tavolo del Ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti e del viceministro Maurizio Leo, e sembra possa diventare disposizione di legge già nel prossimo bilancio.

Tra i dettagli che si stanno ancora definendo c’è la platea dei soggetti interessati. Si sta valutando infatti di inserire un limite di fatturato che tiene conto del volume di affari. In sostanza, in un primo momento potrebbe esserci la possibilità per gli autonomi che rientrano in una determinata fascia di reddito, di rateizzare le tasse dovute per la propria partita Iva, con una successiva estensione a tutte le fasce di reddito. Infine, l’ultimo step riguarderebbe i lavoratori dipendenti che percepiscono anche redditi differenti e, successivamente, i pensionati.

Come funziona la rateizzazione

Manovra finanziaria
Manovra finanziaria – Adriatico24ore

Ad essere rateizzato sarà l’acconto Iva che solitamente viene versato a fine anno, per l’anno che deve ancora iniziare, e potrebbe essere applicabile già da quest’anno, ossia da novembre 2023. La platea che può usufruire di questa rateizzazione sembra essere abbastanza ampia, stando a quanto affermato dal Presidente della Commissione Attività Produttive della Camera Alberto Gusmeroli. 

Durante il suo intervento al VII Congresso dell’Istituto Nazionale Tributaristi ha infatti asserito che “sostanzialmente ci stiamo lavorando, stiamo individuando un tetto di fatturato, probabilmente vicino ai 500mila euro per rientrare nell’abolizione dell’acconto di novembre”, che verrà quindi rateizzato e pagato “da gennaio a giugno 2024. Tutto il resto della platea entra a novembre 2024”.

Gusmeroli continua il suo intervento dicendo che la misura vuole essere introdotta “con congruo anticipo rispetto alla scadenza di novembre” e che “andando a regime si può ridurre la ritenuta d’acconto o addirittura abolire la ritenuta d’acconto, vuol dire una serie di complicazioni in meno enormi”.

Cosa cambierà

Rateizzazione delle tasse
Rateizzazione delle tasse – Adriatico24ore

Ad essere rivisto sarà, stando alle intenzioni dichiarate da Gusmeroli, il sistema sanzionatorio, con un focus specifico sulle sanzioni amministrative attualmente eccessivamente pesanti, che verranno riportate ai livelli europei. Inoltre si vuole ripensare il meccanismo di riscossione cercando di smaltire le cartelle individuando realmente i carichi fiscali. Insomma, il periodo che si prospetta è sicuramente molto impegnativo e carico di responsabilità, che speriamo porti ad una soluzione che possa realmente alleggerire il carico fiscale sulle spalle dei contribuenti.

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