Sapete quanto consuma il camino a bioetanolo? Ecco la risposta che nessuno si aspettava, la bolletta è incredibile.
Il camino a bioetanolo, una scelta ecosostenibile in risposta agli aumenti spropositati delle bollette del gas, si svela come un’alternativa che comporta alcuni “contro” in termini economici. Sebbene il bioetanolo sia un liquido non inquinante derivato da base vegetale, il suo utilizzo come fonte di riscaldamento presenta aspetti economici che devono essere attentamente valutati.
Come funziona il camino a bioetanolo
Il funzionamento del camino a bioetanolo è semplice: il liquido viene versato in un bruciatore inserito in stufe o camini simili a quelli tradizionali. La differenza sostanziale è che per questo tipo di camino non c’è necessità di canne fumarie, consentendo la collocazione delle stufe all’interno delle stanze senza dover effettuare lavori strutturali. Il bioetanolo è facilmente reperibile in commercio, ed è disponibile in contenitori a partire da 1 litro fino ad arrivare a 20 litri.
Nonostante il bioetanolo bruci e emetta fiamme simili a quelle di un caminetto a legna, il suo rendimento termico è inferiore. Le potenze delle stufe o camini a bioetanolo variano da 3 a 9 watt, sufficienti per riscaldare una stanza di dimensioni moderate per un periodo limitato di tempo. Tuttavia, rispetto a un impianto di riscaldamento tradizionale con termosifoni, il bioetanolo non può sostituire completamente l’efficienza e la copertura termica offerta da quest’ultimo.
Quanta costa mantenerlo?
Il costo complessivo del sistema a bioetanolo comprende l’acquisto della stufa o del camino e del liquido. Le stufe adatte a riscaldare una stanza di circa 16 metri quadri possono avere un costo che va dai 250 ai 500 euro, mentre i camini, soprattutto se a incasso, possono raggiungere anche migliaia di euro. Il liquido, necessario per alimentare il sistema, presenta un costo medio tra i 3 e i 4 euro al litro.
La cifra complessiva, tuttavia, è notevolmente elevata considerato il consumo elevato del liquido infiammabile. Se in passato il bioetanolo costava meno di 1 euro al litro, attualmente per riscaldare una stanza per circa 8 ore al giorno si stima un costo tra i 10 e i 15 euro. Tale cifra, pur rappresentando una soluzione di riscaldamento alternativa, si avvicina o supera i costi associati all’utilizzo del gas metano.
La scelta del bioetanolo come sistema di riscaldamento, al giorno d’oggi, non risulta più conveniente rispetto ad altre soluzioni. Tuttavia, può rappresentare una valida opzione per riscaldare ambienti molto piccoli, come studi o case di dimensioni ridotte, o in situazioni in cui l’installazione di un camino a legna non è possibile per motivi tecnici. La valutazione dei costi e dei benefici, considerando anche l’aspetto ecologico, diventa essenziale nella decisione di optare per il bioetanolo come fonte di riscaldamento.