SAN BENEDETTO DEL TRONTO – PicenAmbiente, quattro consiglieri di opposizione protestano per «la mancata realizzazione del piano industriale da parte della società, nonostante faccia parte del contratto di partenariato». A parlare è Giorgio De Vecchis, cui si associano Rosaria Falco, Tonino Capriotti e Flavia Mandrelli.
«Il 49% delle quote di PicenAmbiente sono state assegnate tramite contratto a doppio oggetto. Nel bando viene dato un punteggio di massimo 6/10 per il piano industriale e di 4/10 per l’offerta economica».
Attualmente, i soci privati di maggioranza di PicenAmbiente sono Econord SpA e Deco SpA.
«I maggiori investimenti del piano industriale non sono stati mai realizzati» prosegue De Vecchis: «L’impianto FORSU di Offida, dal costo di 8.130.000 euro, non è stato fatto. L’impianto di revamping di Spinetoli, dal costo di 1.555.000 euro, non è stato realizzato. L’impianto di recupero terra e spazzamento sabbia, dal costo di 1.225.000 euro, non è stato realizzato».
Infine: «Dovevano essere operativi, rispettivamente, nel 2016, 2014 e 2015. Chi vigila sull’operato della PicenAmbiente? Chi ha vagliato le offerte dei privati prima dell’aggiudicazione? Per quale motivo non è stato fatto niente? Non sarà ancora per l’assenza del Piano d’Ambito: quella, si sa, è una scusa».