SAN BENEDETTO DEL TRONTO – «La PicenAmbiente, Deco ed Eco Nord hanno presentato due nuovi ricorsi al Tar. Nessuno lo dice, e ci costerà difenderci». Ad attaccare sull’affaire partecipate è di nuovo Rosaria Falco (Gruppo Misto).
Secondo la ricostruzione della consigliera, i due nuovi ricorsi sarebbero tesi a verificare la pertinenza della legge Madia sulla questione PicenAmbiente. Per sancire, cioè, se il Testo Unico delle Società Partecipate può legittimamente intervenire sulla definizione di natura “a controllo pubblico” della partecipata comunale.
La PicenAmbiente è società mista: il pubblico detiene il 50, 41%, e il Comune di San Benedetto del Tronto è comune capofila con il 19,36%. La parte privata di conseguenza arriva al 49,59%: i due soci di maggioranza qui sono Eco Nord Spa, con il 25, 27% e Deco Spa, con il 21,8%. La delibera di consiglio comunale 61/2018, recependo la legge Madia, ha attribuito ai soci pubblici l’incarico di effettuare un controllo pubblico congiunto. Essa dichiara che la PicenAmbiente “ha per oggetto attività di produzione di beni e servizi necessarie per il perseguimento delle finalità istituzionali del comune, ovvero produce servizi di interesse generale”.