SAN BENEDETTO DEL TRONTO – «La nostra assistita signora Cristina Perotti è stata ammessa ai domiciliari, come pure l’altro indagato geom. Stefano Mircoli». Afferma l’avv. Gabriella Ceneri anche a nome dell’avv. Francesco De Minicis.
«Siamo lieti del segnale di apertura espresso dalla Procura della Repubblica di Ascoli Piceno e dal Gip con l’accoglimento della nostra istanza.
Ci dedicheremo a questo punto con maggiore serenità alle attività difensive, al fine di poter escludere l’imputazione di corruzione che è stata ipotizzata a suo carico».
Il gip del Tribunale di Ascoli Piceno ha revocato la misura della custodia cautelare in carcere e disposto quella meno afflittiva degli arresti domiciliari per il funzionario della Regione Marche Stefano Mircoli e per l’amministratrice della ditta Dimensioni Scavi di San Benedetto del Tronto Cristina Perotti.
I due erano stati arrestati lo scorso 12 giugno nell’ambito di un’inchiesta della Procura di Ascoli sullo smaltimento delle macerie del terremoto del 2016 nel Piceno e nel Fermano. L’accusa contestata è di corruzione e rivelazione di segreti di ufficio; altre due persone sono indagate a piede libero.
Il giudice ha tenuto conto dei rilievi avanzati dai difensori di Mircoli e Perotti secondo cui non vi sarebbe più il pericolo di reiterazione di reato in quanto il funzionario è sospeso dal servizio e la donna non è più amministratrice della Dimensione Scavi.