SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Ospedale unico, in commissione sanità il sindaco Pasqualino Piunti conferma: «Sì al presidio di primo livello in prossimità della costa». La seduta aperta al pubblico si è svolta questo pomeriggio nella sala consiliare del Municipio di viale De Gasperi. Il presidente Gianni Balloni ha riferito che il Comune sta acquisendo i dati degli ospedali delle Marche, in particolare quelli del Madonna del Soccorso. Una volta che saranno pronti verranno illustrati nella commissione ristretta.
Il sindaco Piunti: «Il sud delle Marche non è stato preso nella giusta considerazione dalla Regione Marche. Noi non cavalchiamo il campanilismo, perché questa è una città aperta e accogliente. Faremo altre riunioni con le associazioni cittadine per raggiungere il massimo della condivisione, considerando che andiamo incontro all’ospedale di primo livello, secondo il decreto Balduzzi. Dobbiamo operare nel gruppo di lavoro ristretto per produrre degli atti che passeranno in giunta o Consiglio. Scelte da condividere con il vicino Abruzzo, in modo da portare alla Regione Marche una proposta univoca».
Durante i lavori è stato distribuito il dossier di Giorgio De Vecchis. Un dossier che tende a dimostrare che al sud spetta un ospedale di primo livello (sulla costa) e uno di base ad Ascoli (LEGGI QUI). «Ho appurato – ha detto De Vecchis – che la Regione ha investito su Ascoli. Io ho misurato i bacini di utenza, il nostro è il doppio di Ascoli».
Flavia Mandrelli ha riferito che Articolo 1 ha elaborato un documento per dare un contributo al dibattito. «San Benedetto ha visto importanti reparti trasferiti ad Ascoli. Nei dieci anni che mancano per arrivare all’ospedale unico dobbiamo riportare le discipline per gli acuti a San Benedetto e rafforzare la pianta organica».
Antimo Di Francesco del Pd ha apprezzato l’apertura alla città dell’amministrazione comunale. «Dobbiamo iniziare – le parole del capogruppo dem – a marcare la Regione sulle liste di attesa e sul potenziamento delle emergenze. Quello che si farà in futuro non deve distogliere le attenzioni dal presente. Ci deve essere sollecitazione per la riduzione delle liste di attesa. Poi propongo di coinvolgere nel dibattito anche gli operatori della sanità. Abbiamo letto tanti problemi dovuti alla carenza di organico che affliggono l’ospedale». Ed è stato Di Francesco a chiedere una posizione definita a Piunti. «Dato che l’ho letto sui giornali (LEGGI QUI) è il caso che il sindaco stesso ci faccia capire qual è la sua posizione sull’ospedale unico».
Ed è a questo punto che il sindaco si è espresso: «Il 2 agosto alla conferenza al Consid di Ascoli ho votato no all’ospedale unico perché era tutto confuso: non si capiva quale fosse la location, se è esondabile, se ci fossero il progetto e i fondi. Poi però durante l’incontro di sindaci dell’Ambito 21 a San Benedetto ho detto che se l’ospedale di primo livello si deve fare, per via dei dati, va fatto in una zona vicina alla costa. Però non possiamo andare dietro all’attesa della nuova struttura lasciando che l’ospedale civile venga depotenziato. Io oggi ho scritto al nuovo direttore chiedendo la riduzione delle liste d’attesa e di valutare la situazione critica che si sta creando all’ospedale».
Domenico Pellei dell’Udc: «Il sindaco si faccia portatore di questa posizione di chiarezza: non tocchiamo il Madonna del Soccorso e facciamo in modo che l’ospedale di primo livello sia facilmente accessibile. Per cui andranno potenziate le infrastrutture: metropolitana di superficie, elisoccorso e un presidio del 118 sul territorio. Ora però non va depotenziato quello che c’è. Noi incontreremo il 27 settembre Luca Marconi, consigliere Udc membro della commissione sanità delle Marche, per dibattere le criticità».
Carmine Chiodi: «La posizione del sindaco è la più consona a risolvere le problematiche. Ed è giusto il dossier di De Vecchis». Chiodi si è infine soffermato sulla situazione critica in cui versa la medicina d’urgenza.