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Nuovo boato e nuova scossa nei Campi Flegrei, come è ora la situazione

Nuova scossa nei Campi Flegrei accompagnata da un nuovo fortissimo boato. Ecco come si presenta la situazione attuale.

Nuova scossa nei Campi Flegrei – Adriatico24ore

La terra torna a tremare nella zona dei Campi Flegrei, e lo fa con una scossa e un forte boato che hanno spaventato la popolazione. Ecco cosa sta succedendo e com’è la situazione.

Nuova scossa nei Campi Flegrei

Nel pomeriggio di ieri, venerdì 24 novembre, la terra ha tremato ancora nell’area dei Campi Flegrei e l’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia ha registrato una scossa di magnitudo 3.1 ad una profondità di 3 chilometri. Ad avvertirla maggiormente sono stati gli abitanti di Pozzuoli, Quarto e Bacoli, ma anche alcuni quartieri di Napoli l’hanno sentita in modo netto.

L’epicentro della scossa di terremoto, che è stata preceduta da un forte boato, è stato localizzato nella zona di Solfatara, più o meno all’altezza della seconda traversa delle Coste di Agnano, tra i comuni di Napoli e Pozzuoli. Fortunatamente anche questa volta non ci sono stati danni né a cose né a persone, ma di nuovo c’è stata tanta paura. Sebbene l’epicentro sia stato a 4 km da Pozzuoli, la scossa è stata avvertita fino a Benevento, che si trova a 64 km di distanza e a Battipaglia, che ne dista 76!

Le scosse precedenti

Area dei Campi Flegrei – Adriatico24ore

L’ultima scossa che era stata registrata nell’area dei Campi Flegrei risaliva al 26 ottobre, ed era una scossa di magnitudo 2.0. Soltanto nel mese di ottobre, stando ai rilevamenti dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, la terra ha tremato per ben 553 volte, con una magnitudo che ha oscillato tra 0.3 e 4.0 e, come spiegano gli esperti, “di questi, 511 eventi hanno avuto una magnitudo minore di 1.0”. Solamente due scosse sono state registrate tra 3.0 e 4.0, ma la situazione rimane grave e allarmante, e il prossimo 5 dicembre si discuterà in Senato il “decreto Campi Flegrei”.

Questo provvedimento adotta misure urgenti di prevenzione del rischio sismico. Attualmente si trova all’esame della Camera in prima lettura, e diventerà legge entro l’11 dicembre. Per ora c’è un’allerta gialla, poichè, come ha spiegato Nello Musumeci, il ministro della Protezione Civile, “non ci sono elementi che fanno presagire un cambio di allerta a quello successivo, l’arancione”. Comunque, nemmeno l’allerta arancione è di competenza del Governo o del ministro, ma invece rientra nel campo d’azione della Commissione grandi rischi che dirà se e quando ci saranno evidenze scientifiche che presenteranno scenari diversi e più preoccupanti.

Epicentro vicino Pozzuoli – Adriatico24ore

Per ora quindi si rimane in attesa del decreto, e la popolazione continua a temere per le proprie abitazioni, per le strade e le infrastrutture, sperando che lo sciame sismico si arresti senza danni a cose o persone, e che la terra smetta definitivamente di tremare.