SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Fari puntati sull’ex Poru Areamare. Giorgio Mancini, ex segretario di Sel, ha fatto i conti al progetto rivisto e corretto e presentato in Comune.
Progetto che sarà messo sotto la lente di ingrandimento lunedì 18 febbraio nella sede del quartiere Mare, nel corso del vertice tra il sindaco Piunti è i presidenti dei quartieri (LEGGI QUI). Secondo Mancini per il pubblico era più conveniente il Poru bocciato dal Consiglio comunale.
Ecco i quattro punti su cui poggia la tesi di Mancini.
1- Le due aree interessate sono attualmente inedificate. Certo ci sono previsioni urbanistiche di PRG (che tra l’altro non prevedono edificazione residenziale ma una scuola di 15mila mc circa in via del Cacciatore e 18900mila mc tra ostello e dancing in via Mare-Scarlatti) ma questi sono “volumi di carta” non certo suolo consumato/edificato realmente. Previsioni che tra l’altro possono essere cambiate in qualsiasi momento, con un nuovo PRG, anche prevedendo una retrocessione dell’area ad una destinazione agricola, come auspicherei.
2 – I volumi previsti dalla Areamare srl sono pari a quelli del PRG per un totale di circa 33500mc (ovviamente la destinazione cambia da scolastica e turistica a tutta residenziale). Rispetto all’ultima proposta prevista nei PORU e considerando che quella proposta interessava una terza area in via Val Tiberina i volumi previsti, aumentano anziché diminuire di circa 20mila mc.
3 – Per coprire gli standard già esistenti di piano più quelli derivanti dai nuovi edifici residenziali la Areamare srl cede al comune circa 86mila mq di terreno rispetto all’ultimo PORU siamo a meno 16mila mq ceduti.
4 – Per quanto riguarda la monetizzazione la Areamare srl prevede di pagare 900mila euro. Un bel gruzzolo rispetto al PORU, con cui il comune introitava poco meno di 400mila euro. Ma andando a vedere i dettagli mentre nel PORU oltre ai 400mila euro il privato si faceva carico delle spese della costruzione della piazza oltre che della demolizione del manufatto in via Val Tiberina, qui nella proposta di variante questi aspetti non sono previsti a spese del privato o meglio ancora non è prevista piazza a meno che non si consideri piazza lo spazio vuoto tra un edificio e l’altro.
Mancini fa le pulci al sindaco Piunti, in merito alle dichiarazioni rilasciate in conferenza stampa sul Prg.
«Piunti dice di non essere mai stato per il PRG ma per il PUC, “il Piano Urbano Comunale”. Siamo passati da un sindaco criticato, giustamente, perché seguiva una legge urbanistica regionale che era ancora in discussione e che non ha visto mai la luce ad uno che segue strumenti urbanistici adottati da altre regioni e non quella di appartenenza (il PUC è utilizzato in Sardegna, Liguria, Campania e la provincia autonoma di Bolzano).
Quindi, se proprio non si vuol redigere un PRG sulla base della legge vigente e in attesa che San Benedetto diventi città autonoma o entri a far parte di altra regione o più realisticamente che la regione Marche si svegli approvando una nuova legge urbanistica che, magari, fermi il consumo di suolo, si può evitare di approvare semplici varianti al PRG, che quel suolo continuano a consumarlo per far piacere ai soliti proprietari delle aree?».