SAN BENEDETTO DEL TRONTO – «Dobbiamo purtroppo constatare che le voci insistenti sulla chiusura della nostra UTIC non erano campate in aria». Di nuovo sull’Utic. Di nuovo il dott. Nicola Baiocchi, presidente del Comitato Salviamo il Madonna del Soccorso.
«Abbiamo infatti reperito la documentazione, da cui risulta che:
il 29 luglio la ditta incaricata dei lavori inviava all’AV5 (anche alla dott.ssa Diana Sansoni) un comunicato indicando tre giorni di lavori nel corpo D, piano terzo del nostro ospedale, nel reparto di Cardiologia, con il crono programma dei lavori per la sostituzione degli infissi, che prevedevano per martedì 27 agosto e giovedì 29 agosto i lavori nelle stanze della Cardiologia, per la sola giornata di mercoledì 28 agosto quelli nell’UTIC.
Il 20 agosto, lo stesso giorno in cui Urbinati dichiarava alla stampa che l’UTIC non sarebbe stata chiusa, la direzione sanitaria inviava una comunicazione al primario di Cardiologia ed al Primario del PS relativa ai lavori da effettuare nel periodo 23/8 – 01/09 p.v. in cui si legge che nello stesso periodo, “… oltre alla indisponibilità dei 4 posti letto UTIC (ma non erano 3 i posti letto in UTIC?), verranno lasciate libere 2 stanze di degenza al giorno (in Cardiologia)…”, per un totale di 7 posti letto. Si rammentava inoltre che i pazienti che, dal territorio o da PS di SBT, avrebbero necessitato di ricovero UTIC, sarebbero stati trasportati ad Ascoli Piceno dal medico del 118”.
Il 22 agosto, il primario del PS invia un avviso nel quale si ribadiscono i trasferimenti dei pazienti cardiologici ad Ascoli con il 118 e si evidenzia la possibilità di difficoltà a ricovero appropriato presso l’UTIC di Ascoli, senza precisare, in caso di assenza di posti letto liberi nell’UTIC di Ascoli dove dovranno essere portati i pazienti.
In definitiva, a chiare lettere, secondo la documentazione pervenuta, non ci sarebbero posti disponibili in UTIC. Ci sembra che tale vicenda abbia dell’assurdo, in quanto, oltre ad abusarsi della fiducia dei cittadini con dichiarazioni apparentemente menzognere e con totale assenza di chiarezza, si vorrebbe chiudere l’UTIC, per permettere i lavori, considerando che la ditta aveva ritenuto sufficiente un solo giorno e che al momento neppure risulterebbero ricoveri.
Queste determinazioni, se corrispondessero a realtà sarebbero effettuate senza rispetto per la trasparenza, in spregio alla sicurezza dei cittadini e attuando una arbitraria interruzione di un pubblico servizio e un intollerabile compressione del diritto a potersi curare nel proprio ospedale di riferimento, con grave pericolo per coloro che dovessero accusare un malore.
Occorre anche considerare che, a causa dell’assenza di personale, sembra che sarà presente un solo medico per turno per i trasporti, e che quindi ove si dovesse verificare una emergenza mentre il medico di turno è fuori con l’ambulanza, si dovrebbe attendere il suo ritorno per un secondo intervento.
Per tutti questi motivi, chiediamo per l’ultima volta alle autorità competenti di smentire quanto appena esposto e i documenti da cui si desumono queste affermazioni. In caso contrario riteniamo doveroso recarci nella mattinata di domani presso la procura competente onde effettuare le dovute denunce».