SAN BENEDETTO DEL TRONTO – L’appeal della città può e deve contare sulla sua forte identità marittima, e dal porto al lungomare il waterfront è determinante per la sua capacità turistica. Marco Calvaresi, noto imprenditore turistico della Riviera, ci dice la sua su lungomare e dintorni.
«Fare un restyling lungomare non ci vuole molto, ma la sua occasione la città già l’ha persa, perdendo l’opportunità di pensare a un progetto alternativo davvero importante con l’esclusione delle auto, così come avviene a Riccione. Lì il comune e una cordata di imprenditori hanno investito e realizzato i parcheggi sotto terra lasciando la parte superiore a fruizione pedonale.
Per chi lo vede, il nostro lungomare, è sempre pieno di auto in estate e in inverno è concepito come un asse viario, quando invece dovrebbe essere un asse di respiro. A parte le chiusure quasi terroristiche a causa di vari eventi sportivi che ci fanno sorbire – non tutti degni della nostra città – e mercatini più o meno impropri (penso all’indecenza in occasione dello show delle Frecce Tricolore) potevamo fare come Riccione.
Infatti, chi frequenta la zona al mattino vedrà alle 7 tutti in tuta: il lungomare dovrebbe essere visto come il polmone verde di movimento che va bene sia a turisti che resistenti, senza auto, senza inquinamento e senza il problema dei parcheggi. Oggi è bello ma non funzionale, la città non ha parcheggi né collegamenti, nella parte nord c’è ancora tutto da fare, servono più coraggio e competenze.
Sarebbe servita all’epoca di Martinelli una scelta coraggiosa: farlo tutto pedonalizzato a fruizione di tutta la collettività. Con una metropolitana di superficie a assorbire la viabilità: far sparire le macchine, creare una zona sotterranea di parcheggio. Già abbiamo perso una chance, abbiamo fallito, l’arredo è bello ma sicuramente si sarebbe trovata la formula estetica. Inoltre la riqualificazione doveva partire da sud. Oggi la zona più bella, da piazza Giorgini alla Palazzina Azzurra, soffre di più per mancata strategia e priorità che non sono state rilevate.
A questa città non manca nulla in teoria ma in pratica non abbiamo nulla, non abbiamo gente a cui piace operare per la città. Noi abbiamo toccato il fondo negli ultimi 20 anni».
Marco Calvaresi è titolare, tra l’altro, del Ristorante Il Pescatore ed è stato presidente del Consiglio comunale.