L%26%238217%3Bisola+dei+fiori+di+loto%3A+una+meta+suggestiva+da+non+perdersi+a+un%26%238217%3Bora+da+Milano
adriatico24ore
/lisola-dei-fiori-di-loto-una-meta-suggestiva-da-non-perdersi-a-unora-da-milano/1370/amp/
Viaggi

L’isola dei fiori di loto: una meta suggestiva da non perdersi a un’ora da Milano

A pochi passi da Milano c’è un luogo magico dove fare un’esperienza incredibile immergendosi in un lago di fiori di loto.

In questa estate così calda, così strana, così estrema sotto certi punti di vista, pensare alla natura alle volte ci spaventa. Eppure è proprio nelle zone più naturali e più selvagge che possiamo riscoprire la meraviglia e lasciare che i nostri sensi vengano appagati dalla meraviglia. Esattamente come potrebbe succedere a tutti coloro che decidano di visitare l’isola dei fiori di loto, a due passi da Milano.

Isola dei fiori di loto: un posto tutto da scoprire Adriatico24ore.it

Quando pensiamo alla Lombardia, molto probabilmente, tutto immagineremmo tranne che una sorta di oasi delicata e popolata da fiori di loto. E invece ci stiamo sbagliando perché proprio nelle vicinanze della Capitale della Moda si trova un luogo spettacolare e che in pochi conoscono.

Alla scoperta di Isolino Virginia e i suoi fiori di loto

Le ninfee, così care a pittori del calibro di Monet, sono un fiore spettacolare che esplode in tutta la sua bellezza a sfioro sull’acqua. Fa strano forse, ma a Isolino Virginia, se ne trovano tantissime. Originariamente conosciuta come Isola di San Biagio, poi come Isola di Donna Camilla Litta, a fine Ottocento venne poi rinominata Isolino Virginia, in onore della moglie dell’ultimo proprietario, un industriale di Gallarate, Andrea Ponti.

Una sorpresa nel lago di Varese – Adriatico24ore.it

Quella che, ad un primo sguardo, può sembrare una piccola isoletta naturale, è in realtà il risultato di una sedimentazione di detriti nei millenni. La storia di questo luogo non è solo affascinante per i fiori acquatici che la caratterizzano, ma anche per le testimonianze storiche che racchiude. Qui, infatti, ci sono segni di insediamento umano già nel Neolitico. I nostri antenati avevano scelto questo luogo per costruire delle palafitte e vivere qui grazie ad un’abbondanza di pesce. I tanti reperti archeologici trovati sono oggi nel Museo civico archeologico di Villa Mirabello a Varese. Del resto, dal 2011, l’isola è stata inserita tra i “Siti palafitticoli preistorici dell’arco alpino” protetti dall’UNESCO.

Oggi, arrivando qui, rimaniamo senza parole per la meraviglia naturale. Flora e fauna sono affascinanti e pronti a sorprendere tutti: si comincia dall’habitat lacustre che la contraddistingue con le ninfee che ormai l’hanno resa famosa. Ma si prosegue anche con lo stupore nel vedere che qui vivono indisturbati aironi o germani reali.

Se volete raggiungere questo paradiso naturale, oggi di proprietà del comune di Varese, potete farlo comodamente come un servizio di trasporto lacustre che parte da Biandronno e da Schiranna di Varese.

Raggiungere questo paradiso naturale, ricco di fiori di loto, di storia e cultura antica è oggi quindi non solo possibile, ma anche una sorta di obbligo per tutti coloro che abitano in questa zona e che, ancora, non lo hanno scoperto.