La nuova truffa su whatsapp “ciao papà ho perso il mio telefono”: cosa fare per proteggersi

Se sei un papà non credere al messaggio “ciao papà ho perso il telefono” che ricevi da tuo figlio: è una truffa!

Messaggio Whatsapp
Messaggio Whatsapp – Adriatico24ore.it

L’era delle truffe

Al giorno d’oggi le truffe online si susseguono senza sosta, e ora è la volta di whatsapp. Nei mesi scorsi erano circolate altre truffe che hanno fatto perdere moltissimi soldi alle vittime ignare, e sempre più importante è diventato lo stare attenti ai messaggi che si ricevono sul cellulare.

Per esempio, c’era la truffa del messaggio falso di Posteinfo, che allertava il destinatario della sospensione del conto per una “mancata procedura di sicurezza”, alla vittima veniva richiesto di eseguire nuovamente l’accesso tramite un link allegato, da cui i dati di login venivano rubati e il conto svuotato.

Oppure la truffa tramite mail in cui ai genitori venivano chiesti soldi dai figli che vivevano all’estero: gli indirizzi email venivano utilizzati per mandare mail ai genitori in Italia, e nella mail si diceva che i soldi erano finiti, chiedendo una somma per poter comprare un biglietto per tornare a casa. Ovviamente i soldi venivano rubati e i poveri genitori preoccupati, truffati!

Quella di cui parliamo di seguito però è una truffa che colpisce solamente una categoria di cittadini: i papà! Vediamo perchè.

Come funziona la truffa

Truffa via messaggio
Truffa via messaggio – Adriatico24ore

Il funzionamento di questa truffa è molto semplice, e in realtà non serve molto per smascherarla. Il suo punto forte è il fare leva sulla preoccupazione di un genitore che riceve un messaggio dal figlio, che percepisce come anomalo. 

Il messaggio che si riceve è: “Ciao papà, ho perso il telefono, questo è il mio numero nuovo! Scrivimi su Whatsapp (viene scritto il numero nuovo). Puoi cancellare il mio vecchio numero di telefono”. La vittima è portata quindi a rispondere, e così facendo il telefono viene hackerato e tutti i dati al suo interno diventano accessibili ai truffatori.

Il caso di Macerata

Il caso ha voluto che questo messaggio sia arrivato sì a un papà, ma a un papà avvocato, in quel di Macerata. Nello specifico, Nicola Perfetti è un noto penalista maceratese, che appena ricevuto il messaggio lo ha prontamente condiviso sul suo profilo Facebook.

Il messaggio dal figlio
Il messaggio dal figlio – Adriatico24ore

Il messaggio è stato ricevuto nel pomeriggio di mercoledì 20 settembre, quando Perfetti si trovava nel suo studio. L’avvocato ha riconosciuto la possibile truffa già dal mittente, che veniva indicato con il nome di “SMS” (palesemente inviato da un computer). La truffa è stata smascherata dal modo in cui il figlio chiama Perfetti, ossia “babbo” e non “papà”. Inoltre, il figlio ha appena 13 anni, quindi anche in caso avesse perso il telefono, sicuramente non ne avrebbe comprato un nuovo da solo ma si sarebbe rivolto al padre di persona, non tramite messaggio.

Perfetti però ha deciso di non sporgere denuncia, ma di segnalare comunque l’accaduto sui social, per permettere la divulgazione della notizia e per portare l’attenzione della gente su questo tipo di truffa. Questo perchè “tutto si è fermato a uno stato embrionale”, stando alle parole di Perfetti.

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